Secondo le proiezioni per il 2022 sul valore dell’eCommerce, il comparto del retail digitale supererà per la prima volta i 45 miliardi di euro in Italia, crescendo a doppia cifra fino al 2025.
Le nuove abitudini d’acquisto dei consumatori hanno portato a una maggiore convergenza tra canali di vendita online e offline. Ai clienti, infatti, non solo piacerebbe vivere anche a casa un’esperienza d’acquisto come quella che vivono in negozio, ma si affidano al digitale anche quando pianificano di acquistare qualcosa. Quando usano infatti i canali online, come la Ricerca di Google, non cercano solo i prodotti, ma anche dove possono trovare nelle vicinanze ciò di cui hanno bisogno.
È sempre quindi più importante riuscire a intercettare i bisogni e i valori dei clienti e della community, alla ricerca di un rapporto personale tra loro e il brand. Secondo un report di McKinsey, difatti, oltre 2 consumatori su 3 si aspettano che i brand interagiscano con loro in maniera sempre più personale attraverso consigli e creatività ad hoc.
Per fornire esperienze di acquisto rilevanti e significative, le aziende e i retailer dovranno incentrare la propria strategia digitale sui dati di prima parte e l'utilizzo di soluzioni innovative come il machine learning, in grado di veicolare creatività e messaggi pertinenti e puntuali.
Una nuova ricerca commissionata da Google ad Analytic Partners, ha rilevato che, per massimizzare le proprie vendite online e offline, i retailer omnicanale dovrebbero suddividere il budget seguendo un nuovo modello di marketing mix, il 60/40. Infatti, per ottimizzare il ritorno sugli investimenti, il budget per il marketing dovrebbe essere destinato per il 60% ai canali digitali e per il 40% a quelli tradizionali poiché, se la maggioranza degli acquisti avviene ancora attraverso canali fisici, la crescita per i retailer nei prossimi anni si concentrerà sempre più sul digitale.
Non solo. In un sondaggio commissionato da Google, l'82% degli acquirenti ha dichiarato di essere più sensibile al tema della sostenibilità rispetto al periodo pre-pandemia, confermandosi come uno dei temi maggiormente sentiti. Non sorprende quindi vedere che questo cambiamento si riflette nelle scelte di acquisto: secondo una ricerca di Harvard Business Review infatti, il 65% dei consumatori ha dichiarato di preferire brand che adottano un approccio più sostenibile nei confronti dell’ambiente. Per argomenti come la sostenibilità e il cambiamento climatico l'interesse di ricerca in Italia è aumentato di oltre il 150% dal 2018.
Uno degli obiettivi per i professionisti del marketing nel 2022, è dunque anche quello di promuovere il cambiamento verso un approccio più sostenibile sia tra le aziende stesse, sia tra i clienti, attraverso l’associazione dei propri prodotti ai valori e alle cause in cui i consumatori si riconoscono, misurando l’impatto positivo delle iniziative e avviando partnership con esperti che possano fornire le conoscenze e le soluzioni necessarie per creare un collegamento tra un prodotto e uno scopo in modo autentico e credibile.
Nonostante le prossime festività invernali possano sembrare lontane, è poi essenziale iniziare a pianificare la propria strategia digitale sin da ora per sfruttare al meglio il prossimo periodo di alta stagionalità.
Negli ultimi anni si è infatti notato che lo shopping in occasione delle festività comincia sempre con maggior anticipo. A giugno 2021, il 21% dei consumatori aveva già iniziato a fare acquisti e il 33% degli acquirenti durante l'ultima stagione natalizia afferma che avrebbe addirittura preferito cominciare prima.