Secondo quanto emerge dall’“Osservatorio conoscenza Raee” realizzato da Ipsos per Erion Weee – il Consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche – solamente 1 italiano su 2 conosce l’acronimo Raee.
Anche se sale la percentuale di coloro che hanno già sentito la parola Raee rispetto all’ultima rilevazione di due anni fa (+1%), rimane ancora troppo bassa la consapevolezza del valore dei rifiuti elettrici come risorsa strategica (48%), grazie alla presenza di materie prime recuperabili, tra cui spiccano le terre rare. Nonostante la complessità del tema e la varietà di oggetti che rientrano nelle categorie di Raee (dagli spazzolini elettrici ai giocattoli elettronici e gli smartwatch) la percentuale media di potenziali conferimenti scorretti – vale a dire i Raee che finiscono nel bidone della plastica o nel sacco dell’indifferenziata – si mantiene su livelli relativamente contenuti e stabili (11%).
“Analizzando i risultati dell’indagine Ipsos, diventa sempre più urgente individuare, insieme alle istituzioni, strategie comunicative ancora più efficaci per consolidare la conoscenza sui Raee – afferma Giorgio Arienti, direttore generale di Erion Weee – il piano di comunicazione ‘DireFareRaee’, che il Consorzio ha lanciato due anni fa, ha dato un contributo significativo per sensibilizzare i cittadini sulle corrette pratiche di gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici, ma le indagini Ipsos mostrano che bisogna fare ancora di più, soprattutto verso le generazioni più giovani, la cui consapevolezza è strettamente legata agli stimoli comunicativi che ricevono. Noi proseguiremo con programmi e iniziative dedicate ai cittadini, ma ci auguriamo che anche altre realtà operanti nella filiera del riciclo decidano di affiancarci in questo percorso, e che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica promuova una campagna di ‘pubblicità progresso’ sui Raee, finora mai realizzata”.
Nonostante questo scenario, gli italiani hanno comunque un alto livello di conoscenza dei rischi derivanti da una scorretta dismissione dei Raee (78%). Secondo l’Osservatorio, realizzato su un campione di 1.000 cittadini italiani a cui si aggiunge un focus specifico su 500 giovani dai 18 ai 26 anni, la conoscenza del servizio “1 contro 0” mostra una crescita contenuta, ma costante (48%). Tuttavia, ancora 1 cittadino su 2 non conosce questa opportunità gratuita.
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Secondo l’ultima indagine realizzata dall’Osservatorio Shopping DoveConviene – il marketplace di proprietà della tech company Shopfully, specializzata nel drive-to-store – gli italiani sono sempre più infedeli alle insegne, con quasi 1 utente su 2 (49%) propenso a cambiare punto vendita se più conveniente.
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