Secondo l’Osservatorio Turismo Cashless 2023 di SumUp – fintech che opera nel settore dei digital payments con soluzioni innovative cashless per business di ogni dimensione – più di un pagamento digitale su quattro in Italia proviene da carte internazionali, un trend in aumento del 32,5% negli ultimi dodici mesi.
Si tratta di un indicatore non solo dell’incremento dei turisti dall’estero, ma anche delle loro preferenze per i pagamenti con carta. La top 10 dei turisti in Italia che pagano cashless e contactless vede in testa gli statunitensi: dagli Usa proviene infatti il 24,2% delle transazioni internazionali. Seguono, sul podio, i turisti britannici (14,6%) e irlandesi (12,1%). La classifica prosegue con spagnoli e svizzeri (a pari merito con 6,8%), lituani (4,3%), francesi (4%), olandesi (2,9%) e tedeschi (2,7%). Chiudono alle ultime posizioni Belgio e Polonia (entrambe 1,8%) e infine Austria (1,4%).
La nazione da cui, invece, si è registrato il maggiore aumento di pagamenti digitali è la Lituania: i suoi turisti hanno, infatti, fatto segnare un +726% rispetto al 2022. Non così significativa, ma altrettanto consistente, la crescita dei pagamenti digitali dalla Spagna (+63%) e dalla Svezia (+44%). Al contrario, diminuiscono i pagamenti digitali da parte dei turisti francesi (-32%), polacchi (-28%), tedeschi e belgi (-27%).
Confrontando i dati di aprile, mese del turismo primaverile, dal 2022 al 2023 le transazioni digitali sono cresciute mediamente del +26,4% con picchi soprattutto nelle attività legate a intrattenimento, ristorazione e turismo: un segnale del risolversi dell’emergenza sanitaria, che ha colpito particolarmente i merchant di questi settori. Subito dopo musica, concerti e cinema (che ha registrato un +50,8% di transazioni), il settore con più pagamenti cashless è quello della ristorazione: fast food (+40,4%) e caffè e ristoranti (+37,4%). Segue il turismo, con +36,6%.
Guardando, invece, nello specifico alle abitudini dei turisti provenienti dall’estero i settori in cui si registrano il maggior numero di transazioni internazionali sono il turismo (58,7%), gli hotel (54,7%), i taxi (54,5%). L’Horeca appare alla quarta e quinta posizione, con bar e club (29.3%) e caffè e ristoranti (29%). Tra i turisti la maggior crescita di transazioni con carta e smartphone si registra invece tra i servizi di fitness e benessere con il +58,8%. Seguono i negozi di alimentari (57,3%), catering e delivery (50%), parchi divertimento (36,9%), musica, cinema e concerti (32,8%).
Sono soprattutto le località del Nord e Centro Italia le protagoniste della top 10 delle province italiane con la più alta percentuale di transazioni digitali provenienti da carte internazionali. Al primo posto c’è Venezia con il 45,1%, mentre fatta eccezione per la seconda e terza posizione, in cui compaiono le toscane Firenze (44,7%) e Siena (44,4%), nel resto della classifica si succedono province del Nord: Bolzano (43,7%), Imperia (40,5%), Como (40,4%), Verbano-Cusio-Ossola (40,3%), La Spezia (39,8%) e Aosta (36,1%). Il Centro ricompare solo in decima posizione con Roma (35,7%).
Al contrario, la parte bassa della classifica è occupata dalle province del Sud: a registrare la più bassa percentuale di transazioni digitali provenienti da carte internazionali è Crotone (12,6%), seguita da Caltanissetta (12,9%), Avellino (13,2%) e Catanzaro (13,7%).
Guardando invece alle province che registrano ad aprile 2023 la crescita più alta delle transazioni digitali provenienti da carte internazionali, lo Stivale si inverte. In testa alla classifica troviamo le province del Sud Italia: al primo posto c’è Crotone, con una crescita rispetto ad aprile 2022 del +76,5%, e subito dopo Isernia con il +73,1%. Il Centro Italia compare al terzo posto con Frosinone (63,7%) e il Nord al quarto con Cremona (62,8%). A seguire Reggio Emilia (61,1%), Benevento (60,7%), Foggia (60,2%), Macerata (59,1%). In fondo alla Top 10 Oristano (59%) e Prato (58%).