Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio E-Commerce B2C Netcomm School of Management del Politecnico di Milano presentata alla XIX edizione di Netcomm Forum, nel 2024 il valore degli acquisti online di prodotti da parte degli italiani crescerà del 6% e raggiungerà i 38,6 miliardi di euro.
In particolare, i comparti arredamento e home living, auto e ricambi e food & grocery registrano un incremento superiore alla media (con tassi compresi tra il +8% e il +12%), mentre la penetrazione dell’online sul totale acquisti retail nei prodotti è pari all’11,2%, abbastanza stabile rispetto al 2023. Oggi le aziende italiane che hanno un proprio sito e-commerce sono 88mila. Analizzando in particolare le società di capitale – che generano il 95,7% del fatturato totale – la maggior parte ha dai 6 ai 10 anni di vita (il 33%) e dagli 11 ai 25 anni (il 30%), mentre solo il 2,5% delle aziende più giovani, con meno di 2 anni, e il 3% di quelle con più storia alle spalle, con oltre 50 anni di vita, ha un proprio sito di e-commerce.
In termini di distribuzione geografica, la maggior parte delle aziende (18,6%) con un proprio sito e-commerce si trova in Lombardia, seguita dal Lazio (12,1%) e Campania (12%). Roma e Milano sono le città con più aziende che hanno un proprio canale e-commerce attivo (quasi il 10%), segue Napoli con quasi il 7% delle aziende. Il 78,8% delle aziende con un proprio sito e-commerce offre più di un metodo di pagamento: nello specifico, il 20,8% ne ha 2, il 28% ne ha 3 e il 30% ne ha 4 o più. Tra le aziende con un solo metodo di pagamento, il 47,7% adotta PayPal, il 33,5% la possibilità di pagare con carta di credito e il 10,4% con bonifico bancario.
Netcomm ha inoltre analizzato, attraverso la ricerca Netcomm NetRetail, il percorso verso l’acquisto online di prodotti e servizi. I touchpoint che più influenzano l’acquisto online sono i motori di ricerca (55,9%), il sito o l’app del brand di un determinato prodotto (50,4%), le recensioni dei prodotti (48,2%) e i siti o le app che vendono questo tipo di prodotto (43,3%). Un ruolo secondario, ma comunque di rilievo, è mantenuto dai social (31,7%), delle notifiche push (30,5%) e dai punti vendita (24,9%). La maggior parte degli acquisti online (62,9%) passa per gli e-retailer, ovvero i merchant nati online, seguono i siti dei produttori (18,6%), i retailer tradizionali (12,2%), i siti comparatori (5%) e a seguire quelli di vendite private e coupon che valgono rispettivamente l’1,1% e lo 0,2% degli acquisti online.
Più di 9 acquisti online su 10 vengono saldati al momento dell’ordine, mentre solo nell’8% dei casi il pagamento avviene alla consegna o al ritiro. Continua a diminuire l’utilizzo del contante, che ad oggi viene utilizzato solo dal 2,1% degli italiani per acquistare online, mentre i metodi di pagamento più utilizzati sono il digital wallet (32,7%), la carta prepagata (26,6%) e la carta di credito (25,2%). Il bonifico è utilizzato solo nell’1,4% dei casi, ma con importi 4 volte superiori alla media.