Il primo quotidiano sulla tecnologia nel retail
Aggiornato a
Technoretail - La guerra di Amazon alla contraffazione dà i primi soddisfacenti risultati
Information
News

La guerra di Amazon alla contraffazione dà i primi soddisfacenti risultati

Oltre 250 contraffattori segnalati e sottoposti a indagini penali nell’Unione Europea, nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Cina, cause civili nei confronti di 64 contraffattori, reti di distribuzione, disarticolate e sequestri in tutto il mondo contro fornitori, operatori logistici, influencer, operatori con fatturazioni false, ladri di identità e creatori di siti web falsi, e collaborazioni con numerosi brand, tra i quali Valentino, Salvatore Ferragamo e GoPro, per perseguire i contraffattori.

 

Sono questi i risultati ottenuti nel primo anno di attività della Counterfeit Crimes Unit, l'unità di Amazon dedicata ai reati di contraffazione il cui team è composto da ex pubblici ministeri, ex agenti dell’FBI, investigatori con esperienza e data analysis.
Il fenomeno della contraffazione rappresenta  infatti una vera e propria piaga a livello mondiale: basti pensare che l’OCSE stima che i prodotti contraffatti e piratati rappresentino addirittura il 2,5% del commercio mondiale, per una percentuale equivalente a ben 464 miliardi di dollari all’anno. In più, oltre alla creazione di concorrenza sleale verso le aziende proprietarie dei marchi, la contraffazione è a volte anche il presupposto per finanziare attività illecite, come il traffico di stupefacenti, lo sfruttamento di minori e il terrorismo. Non a caso, gli Stati membri dell’Unione Europea hanno di recente reinserito la contraffazione fra le priorità della loro piattaforma multidisciplinare contro le minacce criminali.

Technoretail - La guerra di Amazon alla contraffazione dà i primi soddisfacenti risultati

Solo nel 2020 Amazon ha investito più di 700 milioni di dollari nel mondo, e dedicato oltre 10.000 dipendenti esclusivamente alle attività di contrasto di frodi, contraffazione e abusi, creando solidi meccanismi di controllo proattivo per proteggere il proprio store da malintenzionati e prodotti illegali. Grazie a questo, meno dello 0,01% dei prodotti venduti nei marketplace lo scorso anno ha generato una lamentela da parte dell’acquirente per motivi di contraffazione. Sempre Amazon ha inoltre sviluppato strumenti potenti per la protezione dei marchi, i più avanzati nel settore – fra cui il “Brand Registry”, Project Zero e Transparency – per lavorare insieme ai brand nel garantire che nello store siano in vendita solo prodotti autentici.

Lo scorso autunno negli Stati Uniti la CCU di Amazon ha fornito all’ente doganale e al Dipartimento di sicurezza una serie di informazioni che hanno contribuito a bloccare una partita di prodotti contraffatti dal valore di svariati milioni di dollari prima che passasse attraverso un fornitore logistico statunitense. Tutto ciò ha permesso di sequestrare otto carichi di camion a 18 ruote, composti da radiatori falsi di automobili con i marchi di diverse case automobilistiche. Nel 2020, invece, la CBP ha effettuato un sequestro di una spedizione di custodie per auricolari con loghi non autorizzati della Champion. LA CCU ha poi lavorato insieme alla società che detiene i relativi diritti, HanesBrands, per fare causa ai 13 contraffattori presso i tribunali statunitensi. Sempre la CCU, inoltre, lo scorso anno ha segnalato alle forze dell’ordine in Europa, Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Cina tutti i contraffattori verificati che sono stati esclusi dallo store di Amazon e, per oltre 250 contraffattori, sono state fornitte alle autorità informazioni approfondite e prove dettagliate.

Technoretail - La guerra di Amazon alla contraffazione dà i primi soddisfacenti risultati

Nonostante gli sforzi compiuti, comunque, i contraffattori sono fortemente motivati e cercano di vendere rapidamente i loro prodotti illegali attraverso molti altri canali, compresi i loro stessi siti web, i marketplace online, i canali offline e altri ancora. Appunto per questo è fondamentale che i diversi store condividano informazioni sui contraffattori conosciuti: ciò accresce la visibilità e consente agli store di informarsi reciprocamente e prendere iniziative trasversali all’intero settore. A tal proposito, un piccolo numero di aziende ha avviato di recente un programma pilota di scambio di informazioni sui contraffattori, per far capire meglio il valore di tali dati condivisi.
Per fermare questi malintenzionati, infine, gli attori dei settori privato e pubblico dovranno condividere dati sulle spedizioni e informazioni sui contraffattori verificati e andranno incrementate le risorse a disposizione delle forze dell’ordine per perseguire i malfattori.

ALTRI ARTICOLI

Technoretail - La guerra di Amazon alla contraffazione dà i primi soddisfacenti risultati

Fibbl migliora l’esperienza online dei clienti Samsonite

Fibbl, azienda che fornisce una piattaforma plug-and-play per l’integrazione di modelli 3D e tecnologie di realtà aumentata (AR) sui siti di e-commerce, ha avviato una collaborazione con Samsonite per sviluppare esperienze migliorate per gli acquirenti online e per aumentare l’efficienza della produzione di modelli 3D di alta qualità per i siti…
Technoretail - La guerra di Amazon alla contraffazione dà i primi soddisfacenti risultati

P3 inaugura un nuovo hub logistico di 25mila mq a Calvenzano (BG)

P3, investitore immobiliare a lungo termine specializzato nello sviluppo, nell’acquisizione e nella gestione di centri logistici in Europa, ha completato il nuovo hub logistico a Calvenzano (Bergamo), già interamente locato a un player internazionale del settore.
Technoretail - La guerra di Amazon alla contraffazione dà i primi soddisfacenti risultati

Worldline amplia le soluzioni di pagamento digitale in-store

In occasione dell’ultimo Forum Retail di Milano, abbiamo incontrato Roberto Galati, managing director di Worldline per la divisione Enterprise, che si occupa di relazionarsi con merchant di fascia alta per tutte quelle che sono le soluzioni di pagamento sia in-store sia in mobilità e per quanto riguarda le integrazioni di prodotti innovativi, il…
Technoretail - La guerra di Amazon alla contraffazione dà i primi soddisfacenti risultati

Un approccio phygital per il nuovo format degli store Caleffi

Caleffi, storica realtà italiana nel mondo dell’home fashion, ha chiesto allo Studio FaseModus di elaborare un nuovo progetto di concept retail per i propri negozi monomarca, che ha visto la luce con la recente inaugurazione dello store di Treviso, in cui il visitatore può vivere una nuova esperienza di acquisto, immersiva e unica, che unisce…
Technoretail - La guerra di Amazon alla contraffazione dà i primi soddisfacenti risultati

Euronics conquista tre importanti riconoscimenti a “Insegna dell’anno”

Euronics Italia, Gruppo specializzato nella distribuzione di elettrodomestici ed elettronica, trionfa al concorso “Insegna dell'anno 2024-2025”, aggiudicandosi tre riconoscimenti: “Insegna dell’anno Italia” e “Insegna web dell’anno Italia” per la categoria “elettrodomestici ed elettronica” e “Insegna dell’anno Italia” per la categoria “telefonia”.
       
    Il sito Technoretail - La guerra di Amazon alla contraffazione dà i primi soddisfacenti risultati

Technoretail - La guerra di Amazon alla contraffazione dà i primi soddisfacenti risultati