GranTerre, colosso cooperativo agroalimentare delle eccellenze italiane nei salumi e nei formaggi stagionati, ha scelto Dymation – business unit di Cls dedicata alla consulenza, alla digitalizzazione e all’automazione dei processi logistici – per realizzare un progetto di automazione integrata, implementando soluzioni di ultima generazione nello stabilimento di Noceto (Parma), dedicato al confezionamento di prosciutti, salumi e formaggi Dop e Igp.
Il sito, che opera su tre turni e si estende su un’area produttiva di oltre 10mila mq, rappresenta uno dei poli industriali più strategici del Gruppo GranTerre. Il progetto è partito dalla logica del digital twin, con la realizzazione dell’impianto in ambiente virtuale, permettendo di testare e ottimizzare il sistema prima dell’installazione effettiva. Successivamente, sono stati introdotti Amr in grado di muoversi in modo intelligente anche negli spazi più ristretti, garantendo tempi di esecuzione più rapidi e piena compatibilità con i sistemi esistenti.
Il loro funzionamento è coordinato da un trigger automatico: il pallettizzatore riceve dal manufacturing execution system (Mes) i parametri di pallettizzazione, che vengono inviati all’Amr. Quest’ultimo preleva il pallet, lo trasferisce alla filmatrice e, una volta completata la fasciatura, lo deposita nel buffer di spedizione. In seguito, è stata prevista l’installazione di pallettizzatori intelligenti, in grado di operare in sicurezza a fianco degli operatori senza barriere fisiche e di adeguare automaticamente la propria velocità in base alla loro presenza. In questo scenario, si inserisce il Traffic Manager, una piattaforma software dedicata al tracciamento e monitoraggio dei veicoli, volta a ottimizzare le prestazioni della flotta e modulare il carico di lavoro in funzione delle richieste della produzione.
“In un’epoca in cui le soluzioni intralogistiche di ultima generazione sono parte integrante dei processi produttivi – commenta Marco Locatelli, business unit director di Dymation – è essenziale adottare una logica di vera sinergia tra persone e tecnologie. In questo equilibrio, l’human factor resta il driver strategico e valoriale del successo industriale. Un esempio di come l’automazione, quando è pensata a misura d’uomo e guidata dai dati, sia capace di generare benefici reali per i clienti e migliorare la qualità del lavoro”.