Kipin, progetto tutto italiano fondato da Cristiano Vitolo nel 2017, ha lanciato il biglietto da visita digitale, interattivo ed ecosostenibile, già utilizzato da oltre 26mila utenti, che hanno condiviso la propria card virtuale quasi 1 milione di volte.
Nel mondo, ogni anno vengono abbattuti più di 2 milioni di alberi per stampare biglietti da visita cartacei e, in media, l’88% di essi viene gettato in meno di una settimana. Puntare sul biglietto digitale e sulle sue funzionalità smart significa anche puntare sull’ambiente e dunque salvare gli alberi.
Accedendo a Kipin, l’utente può creare più biglietti da visita personalizzati (per uso personale, professionale o per hobby), conservarli sul proprio smartphone e condividerli con chi vuole, scegliendo uno dei canali a disposizione per il trasferimento della card: e-mail, Sms, WhatsApp e QR code. Utilizzando quest’ultimo metodo, il destinatario non deve fornire alcun recapito al mittente, ma può semplicemente inquadrare il codice sullo smartphone per visualizzare il suo biglietto da visita.
“Il progetto nasce dalla difficoltà di trasferire tutte le proprie informazioni attraverso un biglietto cartaceo, poco capiente e per nulla flessibile – spiega Cristiano Vitolo, founder di Kipin – il vantaggio principale è che il destinatario non ha bisogno di utilizzare l’app sul proprio device per visualizzare i biglietti: è sufficiente un dispositivo connesso a internet”.
Tutti i recapiti visualizzati sul biglietto sono interattivi: il destinatario può cliccare sulle icone corrispondenti per visitare i profili social del titolare del biglietto, chiamarlo premendo sul numero di telefono e persino aggiungere il contatto direttamente nella propria rubrica.
E se ci si sente ancora nostalgici, ecco la Kipin Bamboo Card che, ispirandosi ad aspetto e modalità di condivisione dei vecchi biglietti da visita cartacei, permette di condividere il proprio biglietto da visita via Nfc: basta avvicinare la card realizzata in bamboo allo smartphone del destinatario per trasferire i dati desiderati. E se il destinatario non supporta la tecnologia Nfc si può sempre inquadrare con la fotocamera il QR code posto sul retro della card.
In aggiunta alla versione base completamente gratuita, che permette di creare e condividere il proprio biglietto da visita digitale, è possibile personalizzare ancora di più la propria card grazie alle versioni a pagamento della startup, che consentono di monitorare le statistiche di accesso, visualizzazione e condivisione del proprio biglietto da visita, per sapere quante e quali persone hanno visualizzato la card, nonché la possibilità di modificare l’aspetto grafico attraverso template e strumenti di personalizzazione.