Secondo i dati della X edizione di Real Estate Data Hub, la pubblicazione che offre una prospettiva aggiornata sul panorama immobiliare italiano realizzata dai centri studi di RE/Max Italia e di Avalon Real Estate e dall’Ufficio Studi di 24Max, nel primo semestre 2024 gli investimenti totali per l’immobiliare retail hanno raggiunto circa i 480 milioni di euro, più del triplo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il settore high street e urban retail ha mostrato segnali di consolidamento, con un aumento degli investimenti nelle vie della moda delle principali città come Milano, Roma, Firenze e Venezia, dove si registra una crescita della domanda di nuovi spazi, sostenuta dal ritorno dei turisti internazionali. Milano continua a dominare il mercato, con una domanda elevata a fronte di una disponibilità limitata. I settori più dinamici sono il food & beverage, il design e il lusso. Il comparto dei centri commerciali ha mostrato segnali di ripresa, dopo alcuni anni di sostanziale incertezza.
Significativa la crescita dell’immobiliare retail legato alla grande distribuzione organizzata, con un aumento delle locazioni degli spazi commerciali, spinte da una crescente domanda dei consumatori e dall’espansione delle catene alimentari. La spesa delle famiglie è tornata a livelli alti, favorendo così l’apertura di nuovi punti vendita, soprattutto nelle aree urbane. Tuttavia, le sfide rimangono, come l’adeguamento alle normative di sostenibilità e l’integrazione delle vendite online con i negozi fisici. Inoltre, mentre le zone centrali mostrano vivacità, le aree periferiche continuano ad attraversare alcune difficoltà. Questa evoluzione del settore riflette una trasformazione in corso, con un’attenzione crescente all’esperienza del cliente e all’innovazione digitale.
Dall’analisi dei dati elaborati nel Real Estate Data Hub, a Milano emergono alcune nuove tendenze che delineano un mercato retail in evoluzione. Tra queste, l’aumento della superficie media degli spazi offerti che, passando da 313 a 432 mq, suggerisce una preferenza per ambienti più ampi idonei a esperienze di vendita più coinvolgenti. A Roma, invece, la superficie media degli immobili è rimasta relativamente costante, da 164 a 181 mq, suggerendo stabilità nelle preferenze degli acquirenti.