A fronte di una contrazione del 6,3% a valore fatta registrare nella prima metà dell’anno, il mercato globale della tecnologia di consumo – secondo le previsioni di GfK – chiuderà il 2023 con un calo complessivo del 3,4%, a causa degli effetti del contesto macro-economico, dell’eccesso di scorte e della saturazione della domanda collegata alla crescita record degli scorsi anni, anche se il fatturato sarà ancora superiore ai livelli pre-pandemici e alcune aree specifiche offriranno ulteriori opportunità di crescita.
Tutti i comparti della tecnologia di consumo hanno registrato una contrazione dei ricavi nella prima metà del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, tuttavia il settore IT e il piccolo elettrodomestico rimangono al di sopra dei livelli pre-pandemici. In particolare l’elettronica di consumo (TV, soundbar ecc.) ha fatto registrare -12%, la telefonia (smartphone ecc.) -5%, IT e office (PC portatili, hardware, stampanti ecc.) -12%, il piccolo elettrodomestico (friggitrici, mixer ecc.) -1% e il grande elettrodomestico (condizionatori, forni ecc.) -5%.
“Le vendite sui canali tradizionali hanno recuperato terreno – commenta Nevin Francis, esperto GfK di questo mercato – mentre l'online si è stabilizzato dopo l’impennata registrata durante la stagione promozionale. Nella prima metà del 2023, il 35% delle vendite globali di tecnologia di consumo è stato effettuato online, con un calo del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questa leggera contrazione non interrompe il trend di lungo periodo verso l’omnicanalità, ma rende ancora più importante l’adozione di una strategia omnichannel”.
Leggermente migliore la performance del mercato della tecnologia di consumo in Italia che, nella prima metà del 2023, segna un trend negativo a valore del 4,9% e un fatturato generato di 7,3 miliardi di euro. Dopo la crescita degli ultimi anni, anche il mercato nazionale sta rallentando, ma non in tutti i settori. Inoltre, se confrontiamo la performance totale con quella del primo semestre del 2019 il trend a valore continua a essere positivo (+12%).
Analizzando l’andamento dei vari comparti emerge come la tendenza negativa sia legata principalmente alla performance dell’audio-video, che registra un pesante -34% e dell’information technology, che vede le vendite a valore in calo dell’8%. Per entrambi i settori, le cause di questo andamento sono ben note: l’audio-video aveva visto una forte crescita nel 2022 dovuta alla “coda” dello switch-off, mentre l’IT paga la forte domanda che c’era stata negli anni della pandemia per smart working e didattica a distanza.
La telefonia, il settore più importante per fatturato, registra un trend positivo (+3%) nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2023. Crescono anche i comparti del grande e del piccolo elettrodomestico, che segnano rispettivamente un +6% e un +4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Le vendite online rimangono stabili intorno al 26% del fatturato sviluppato dal settore, ma solo la fine dell’anno ci dirà di quanto cresceranno a seguito dei grandi eventi promozionali che generalmente spingono gli acquisti in rete nel quarto trimestre.