Too Good To Go, l’azienda a impatto sociale impegnata nel contrasto dello spreco alimentare, ha lanciato in Italia di Too Good To Go Platform, una soluzione modulare tutto in uno per la gestione del cibo in eccedenza, che grazie a una tecnologia avanzata, consente ai retailer alimentari, dai grandi supermercati ai negozi di prossimità, di valorizzare al meglio le eccedenze alimentari.
Alimentata da intelligenza artificiale, la nuova piattaforma gestisce, vende e redistribuisce, in modo continuativo, le eccedenze alimentari attraverso un’unica interfaccia digitale; ed è l’unico sistema del suo genere, grazie alla sua integrazione con il più grande marketplace al mondo per le eccedenze alimentari, con oltre 100 milioni di utenti registrati. I dipendenti dei rivenditori di generi alimentari dedicano quotidianamente molte ore di lavoro al controllo manuale delle date di scadenza dei prodotti. Too Good To Go Platform supporta i partner nell’identificazione digitale dei prodotti prossimi alla scadenza.
Il modulo Gestione delle scadenze visualizza su un palmare un elenco dei prodotti prossimi alla scadenza, chiaramente organizzato per posizione sugli scaffali, su base giornaliera o settimanale, a seconda della durata di conservazione dei prodotti. Il modulo indica ai dipendenti le azioni consigliate in tempo reale per i passaggi successivi, come applicare sconti (in base a regole personalizzabili, specifici per categoria o Sku), aggiungere il prodotto a una surprise bag o donarlo.
“Collaboriamo con alcuni dei nomi più importanti della grande distribuzione, come Carrefour, Auchan, Spar, Aldi, Coop e molti altri – afferma Mette Lykke, ceo di Too Good To Go – ogni giorno portiamo migliaia di utenti nei negozi dei nostri partner, aiutandoli a generare ricavi e traffico in-store grazie al cibo in eccedenza. Con l’introduzione di Too Good To Go Platform, possiamo ora supportarli anche nella gestione dell’inventario in negozio, aiutandoli a ottenere un impatto significativo sia in termini di redditività che nella riduzione dello spreco alimentare”.