Secondo la ricerca realizzata dal Team Innovation di PwC Italia il valore del mercato dell’intelligenza artificiale nell’industria alimentare mondiale raggiungerà 43,4 miliardi di dollari entro il 2028, quintuplicando il valore di 8,2 miliardi di dollari del 2023 con un Cagr del 39,5% nel periodo 2023-2028.
Lo scorso anno l’AI nel settore alimentare in Nord America ha raggiunto un valore di 3,5 miliardi di dollari, con una quota del 42,7% sul mercato globale che, secondo PwC, salirà al 43,4% nel 2028. La leadership di mercato del Nord America è legata all’intensificazione dei controlli sulla sicurezza alimentare, all’introduzione di standard di qualità più elevati e all’adozione di nuovi modelli di business per l’automazione dei processi, soprattutto nella logistica.
L’Europa, con una quota del 27% e un rendimento di 2,2 miliardi di dollari, si posiziona al 2° posto del mercato globale, grazie alle performance di Germania e Francia, seguite da Italia, Spagna, Paesi Bassi e Svizzera. Il mercato dell’AI nel settore è trainato dalle normative europee per l’introduzione di nuovi modelli di business per la sicurezza e il controllo qualità alimentare e da nuove applicazioni di analisi predittiva per gestire la catena di approvvigionamento. In linea con le tendenze globali, in Italia l’intelligenza artificiale è la tecnologia più adottata fra le 341 startup del settore food tech prese in analisi da PwC (42,8%), seguita dal machine learning (37%), biotecnologie (32%), Internet of Things (28,6%), blockchain (10,5%) e robotica (9,5%).
Guardando ai segmenti della filiera agroalimentare, la logistica rappresenta il 34,5% del mercato dell’AI, grazie all’uso di sistemi avanzati per l’automazione che potenziano l’efficienza e la reattività dei magazzini. Nei prossimi anni il controllo qualità sarà il segmento trainante per l’innovazione dell’AI nel settore e raggiungerà, secondo le stime di PwC, un valore di mercato di 6,2 miliardi di dollari nel 2028, con un Cagr medio del 40,6% (2023-2028).
“La rivoluzione dell’AI nel settore F&B non è solo una proiezione futuristica – commenta Vincenzo Tanania, innovation director di PwC Italia – ma una realtà in atto. Come dimostrano i dati emersi è evidente una crescita esponenziale del mercato e delle applicazioni innovative lungo tutta la filiera di settore. L’impatto della GenAI e l’utilizzo strategico dei dati stanno plasmando un nuovo paradigma di business data-driven, focalizzato sulla personalizzazione, efficienza e sostenibilità. Le aziende che sapranno cavalcare questa onda, integrando le soluzioni AI nelle loro strategie e processi, non solo guideranno attivamente il cambiamento ma risponderanno efficacemente alle crescenti aspettative dei consumatori in termini di qualità, sicurezza e sostenibilità dei prodotti alimentari”.