Come affrontare la crisi del trasporto merci su strada
Caro carburante, carenza di autisti, necessità di maggior efficienza e sostenibilità: sono tante e importanti le criticità che deve affrontare il mondo della logistica nel settore del largo consumo. Il trasporto, infatti, è una risorsa ora più che mai preziosa e queste criticità sono diventate ancora più cogenti oggi che le imprese sono chiamate a ripensare i processi, a sperimentare soluzioni innovative e ad attivare sinergie capaci di ottimizzare la filiera. Un grande sforzo che richiede un impegno collettivo, un confronto e una collaborazione tra gli operatori per condividere le esperienze e le iniziative di successo che hanno permesso di impiegare al meglio la risorsa trasporto.
A raccogliere e razionalizzare 17 soluzioni che permettono di agevolare l’organizzazione dei trasporti e alleggerire l’attuale pressione su questo settore, è il Bluebook “Soluzioni per affrontare la crisi del trasporto su strada nel settore del largo consumo”, realizzato da GS1 Italy in ambito ECR Italia coinvolgendo 42 aziende, tra imprese di produzione, di distribuzione e operatori logistici, e con il supporto del team congiunto della LIUC Università Cattaneo e del Politecnico di Milano.
Gestione più efficiente degli arrivi dei mezzi a destinazione ed estensione delle finestre di scarico presso i centri di distribuzione della GDO per migliorare il rispetto delle date di consegna, ridurre le attese allo scarico e massimizzare le ore di guida degli autisti. E ancora: riduzione dei viaggi a vuoto, aumento della saturazione degli automezzi di trasporto e maggior intermodalità per ottimizzare la logistica e migliorarne la sostenibilità. Ma anche digitalizzazione del processo order to delivery per incrementare la visibilità nella filiera e velocizzare il processo. Sono solo alcune delle 17 buone pratiche adottate dalle aziende, suddivise in sei linee di intervento, e accomunate da due macro obiettivi: ottimizzare i viaggi su gomma e ottimizzare l’uso della risorsa autista.
Per ogni soluzione il Bluebook fornisce una scheda sintetica che ne riporta le principali informazioni: descrizione, modalità di implementazione e aree di impatto sulla filiera, in termini di benefici, vincoli e criticità da superare. In ciascuna scheda è indicato chi deve sviluppare la soluzione, se l’implementazione spetta alla singola azienda o a più attori della filiera e, infine, se gli investimenti richiesti per attuarla riguardano aspetti di tecnologia/asset o di processo/organizzazione.
Inoltre, un sistema di parole chiave associato alle sei linee di intervento agevola la navigazione tra le diverse soluzioni e permette di comprenderne le correlazioni. Ad esempio, l’estensione delle finestre di scarico al pomeriggio abilita il ricorso a servizi intermodali e, a sua volta, può essere efficientata attraverso le piattaforme di booking.
«Il confronto con le altre imprese del settore e la condivisione di esperienze di successo, che da sempre animano gli incontri e i lavori in sede ECR, rappresentano un’opportunità di grande valore per raccogliere e capitalizzare le iniziative virtuose, metterle a fattor comune e creare una base di conoscenze disponibile per tutti» spiega Valeria Franchella, ECR project manager di GS1 Italy. «Questo Bluebook ne è una conferma, perché offre un quadro di sintesi che aiuta le aziende del largo consumo ad affrontare e a dare una risposta duratura alla crisi del settore dell’autotrasporto e ai suoi impatti sulla continuità di funzionamento della filiera».
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