Active Powered, azienda specializzata in marketing automation, ha condotto un’analisi interna su un campione di oltre 10mila utenti con l’obiettivo di capire i principali motivi che spingono gli iscritti ad abbandonare le newsletter.
La prima ragione di questa abitudine è la mancanza di riconoscimento: il 40% degli utenti si disiscrive perché non ricorda di aver mai autorizzato l’iscrizione alla newsletter o perché le comunicazioni ricevute sono troppo sporadiche. Questo fenomeno evidenzia l’importanza di mantenere una presenza costante ma non invasiva, accompagnata da una chiara conferma di iscrizione e da contenuti che tengano viva la memoria del brand. Quando le comunicazioni appaiono casuali o distanti nel tempo, gli utenti tendono a perdere familiarità con l’azienda o brand mittente, percependo i messaggi come indesiderati o irrilevanti.
Un ulteriore 40% abbandona a causa di messaggi che non rispecchiano le loro esigenze o per errori evidenti nella personalizzazione. Questo accade spesso quando le aziende non utilizzano in modo efficace i dati disponibili sugli utenti o commettono errori tecnici, come inserire nomi sbagliati o inviare offerte non pertinenti. Tali problematiche, oltre a compromettere la relazione con l’utente, influiscono negativamente sulla percezione della competenza e della qualità del brand.
Il restante 20% degli utenti si disiscrive per motivi legati al termine del proprio interesse verso il contenuto proposto o per cambiamenti nelle strategie comunicative del brand. Questo gruppo include utenti che potrebbero aver modificato le loro priorità o non trovano più valore nelle newsletter ricevute. D’altro canto, un cambio repentino nel tono, nello stile o nella frequenza delle comunicazioni da parte del brand può alienare parte del pubblico che si era fidelizzato a un approccio precedente.
“Questi dati dimostrano che per mantenere un rapporto positivo con gli iscritti è essenziale coltivare una strategia di comunicazione coerente, personalizzata e continua – spiega Roberto Tarzia, Coo e co-fondatore di Active Powered – al fine di mantenere alta la rilevanza delle proprie mail e minimizzare il tasso di abbandono. La marketing automation è uno strumento potente, ma non è una bacchetta magica. Per mantenere gli iscritti e una comunicazione interessante per i clienti, è essenziale offrire contenuti pertinenti, inviati al momento giusto”.
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Nel 2022 Samo, Gruppo internazionale dell’arredobagno (con i marchi Samo, Inda, Lineabeta, Siro), ha avviato una trasformazione digitale concreta e misurabile in collaborazione con Stesi, software house di San Fior (Treviso) specializzata in soluzioni digitali per la produzione e la logistica.
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