Prezzo, sostenibilità ed esperienza digitale spingono gli acquisti in-store
Attenzione al prezzo, esperienze in-store ‘digitally-driven’ e sostegno alle iniziative green e retail locali sono alcune delle nuove richieste degli acquirenti italiani. A rivelarlo sono i dati dello studio “2 anni di Reset nel Retail" condotta in Italia da Sensormatic Solutions.
Sette intervistati su dieci citano il prezzo come il fattore più importante, con un aumento di 30 punti percentuali anno su anno, in un momento in cui i costi di cibo, carburante ed energia continuano a salire nel nostro Paese. Più di un terzo degli acquirenti afferma difatti di aver ridotto le spese: il 42% cita le preoccupazioni per l’incertezza economica, seguito dal 38% che teme invece l’inflazione e l’aumento dei prezzi. Del 12% che dichiara di spendere più del solito, il 23% afferma di aver scelto di comprare ora in vista di futuri incrementi dei prezzi.
Tuttavia, quasi un terzo dichiara di essere meno sensibile al prezzo quando effettua acquisti in-store, e circa la metà si sente più fedele ai brand con punti vendita fisici rispetto ai retailer online.
In più, la consapevolezza della sostenibilità è cresciuta tra i consumatori dall’inizio della pandemia, con il 35% che sostiene di avere aumentato il proprio impegno in questo ambito negli ultimi due anni, fattore che non solo ha sostenuto una crescente domanda di green retail, ma ha favorito un boom di shopping più locale.
A partire dagli ultimi sei mesi, oltre un terzo dei clienti cerca di effettuare acquisti a livello locale, e un altro 15% afferma di non voler percorrere lunghe distanze per lo shopping, riuscendo così a ridurre emissioni di carbonio e consumo di carburante. Nel frattempo, un altro 10% sostiene che il lavoro ibrido e la diffusione di quello da casa li sta incoraggiando a fare più acquisti a livello locale, il che ha avuto un impatto sulla ripresa post-pandemia di grandi città come Roma.
L’accelerazione digitale e la crescita dell’e-commerce in Italia durante la pandemia hanno poi contribuito a far sì che il“compra online, spedisci a casa” sia aumentato di 9 punti percentuali rispetto al passato. E non solo. I consumatori si aspettano anche esperienze più ibride tra il fisico e l’online, desiderando sempre più esperienze di shopping digitali e senza contatto all’interno dei punti vendita. Il 44% afferma, infatti, che le funzionalità di self-check-out contactless li incoraggerebbe a fare acquisti nei negozi fisici, mentre il 21% vorrebbe esperienze stile Just Walk Out / Amazon Go per essere invogliato ad acquistare maggiormente negli store tradizionali.
“Sebbene gli stravolgimenti degli ultimi 2 anni abbiano lanciato nuove sfide al modus operandi dei retailer, hanno anche portato nuove ed entusiasmanti opportunità che stanno rimodellando il panorama del retail e ridefinendo il modo in cui i brand convertono le opportunità in vendite e fidelizzano i loro clienti”, afferma Andy Sumpter, EMEA Retail Consultant di Sensormatic. “È evidente che ci sia cautela nel mercato, con i consumatori che sono sul ‘chi va là’ in un contesto di incertezza macroeconomica e geopolitica, tuttavia, gli italiani continuano a dare valore ai punti vendita tradizionali. Ora più che mai, inoltre,lo store digitale - sostenuto dal desiderio dei consumatori di effettuare acquisti locali e sostenibili, nonchéinfluenzato dalle loro nuove richieste digital-first - sta creando nuove opportunità per acquisire clienti nuovi e fidelizzare quelli esistenti”.
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