La paura di rimanere senza regali anticipa lo shopping natalizio
I consumatori temono che i problemi nella catena di fornitura mondiale e i ritardi nelle consegne possano portare scompiglio in occasione delle feste. A rivelarlo è il nuovo studio, dal titolo “The Untold Insights”, condotto da Oracle Retail su 5.728 consumatori globali, di cui 525 in Italia, a settembre 2021, allo scopo di indagare le abitudini di acquisto nel periodo della pandemia e i piani per lo shopping natalizio.
Secondo quanto emerso dalla ricerca, difatti, le persone avrebbero paura di ritrovarsi in mano una scatola vuota, nel caso i doni scelti non fossero disponibili o impiegassero troppo tempo ad arrivare: in particolare, il 22% degli intervistati teme che gli articoli desiderati siano più costosi a causa della situazione; il 16% teme che i prodotti desiderati non siano disponibili; il 12% teme la delusione di amici e familiari in caso non ricevano il regalo che vogliono; il 14% è preoccupato che le leccornie natalizie preferite, come il panettone, non si trovino. Per evitare problemi, quindi, il 39% degli italiani ha cominciato o prevede di cominciare in anticipo lo shopping natalizio; il 13% si è detto disposto a pagare di più pur di assicurarsi una consegna rapida e garantita, e il 19% prevede di ordinare più regali per stare tranquilli in caso alcuni ordini siano in ritardo o cancellati. Altri hanno scelto invece una strada più semplice, con il 35% delle persone che acquisteranno più carte regalo rispetto all’anno scorso. Alla domanda su quali regali intendono acquistare di più quest'anno, infatti, le gift card si sono classificate al primo posto: il 31% prevede di acquistare di più articoli di abbigliamento, il 28% calzature e il 32% più prodotti di bellezza.
Il 55%, invece, sta cercando soluzioni creative, e afferma che sia molto probabile usare un servizio on demand. Il 39%, inoltre, afferma di essere attratto da un marchio o azienda più che da un altro in base alla disponibilità del prodotto, e il 27% non aspetterà che il commerciante si rifornisca del prodotto mancante, prima di rivolgersi altrove. Molti consumatori dichiarano anche che di non essere disposti ad aspettare i momenti promozionali per ottenere ciò che desiderano: a tal proposito, solo il 37% degli acquirenti ha dichiarato che avrebbe partecipato agli Amazon Prime Day e il 58% che avrebbe fatto shopping durante il Black Friday. Un numero ancor più ridotto (18%) afferma che prenderà parte al Cyber Monday. Il 65% degli intervistati aafferma che si farà consegnare i regali direttamente a casa, ma molti (36%) temono che i tempi di spedizione non soddisfino le loro aspettative e che ci siano ritardi (36%). E, per contenere la preoccupazione, il 72% degli intervistati afferma che la possibilità di monitorare in tempo reale lo stato della consegna è fondamentale. A questo proposito, ben il 41% degli intervistati dichiara che la rapidità di consegna sarà determinante per scegliere da chi effettueranno l’ordine. L’1% dei consumatori si aspetta la consegna in giornata, il 36% in 1–2-giorni lavorativi, e il 49% in 3–5 giorni. E non finisce qui. Il 33% delle persone ammette di irritarsi quando le spedizioni subiscono ritardi, mentre il 36% teme che i regali arrivino più tardi del previsto e il 31% è preoccupato che i regali non arrivino affatto e, addirittura, il 17% delle persone teme che, se anche il pacco arrivasse finalmente a destinazione, possa essere rubato da qualche malintenzionato.
La pandemia sembra non far più paura e i consumatori che compreranno nei punti vendita fisici risultano in netto aumento: il 21% dei consumatori prevede infatti di fare acquisti prevalentemente in negozio, percentuale in calo rispetto al 23% del 2020; il 55% sta pianificando sia lo shopping in negozio che lo shopping online, in aumento rispetto al 52% dell’anno scorso. L’84% si sente al sicuro nel fare shopping all'aperto, mentre l’81% è a proprio agio in un centro commerciale al coperto. Buone notizie, infine, anche per i retailer: infatti, il 76% delle persone di ogni età interpellate ha dichiarato che è probabile che facciano altri acquisti quando entrano in negozio per effettuare un reso. Il 41% delle persone prevede di restituire alcuni regali, e il 20% prevede di restituire la metà di tutti i regali.
“Come vediamo anche nei notiziari, le sfide nella supply chain sono una realtà a livello mondiale. Ma a prescindere da questo, i consumatori continueranno a giudicare le realtà commerciali a cui si rivolgono in base alla loro capacità di consegnare la loro lista dei desideri durante le festività” ha affermato Mike Webster, Senior vice president e General Manager di Oracle Retail. “Attribuiranno loro la responsabilità di come andranno le cose. Per questo le aziende del retail devono avere una chiara visibilità del loro stock, offrire tempistiche realistiche per l’evasione degli ordini e avere un piano per comunicare chiaramente i processi di ordine e di consegna. Con trasparenza e con un’attenta esecuzione di queste strategie, potranno guadagnarsi la fiducia dei clienti e gettare le basi per conservarla anche in futuro”.
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