Anno 2020
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Retail Connect: l’innovazione digitale su misura per la GDO
Nel corso del recente digital event “Retail Connect. GDO e Innovazione Digitale: come affrontare l’evoluzione senza fare la rivoluzione”, organizzato da Retail Hub in partnership con Blue Yonder, è emerso uno scenario che, nonostante la sua complessità, offre una vasta range di opportunità a vantaggio dei retailer nell’ambito digital.
La virtual conference, introdotta da Antonio Ragusa, CEO and Co-Founder di Retail Hub e moderata da Armando Brescia, Direttore di Distribuzione Moderna, ha posto l’accento sulle modalità di ricorso alle nuove tecnologie, proprie della Digital Transformation, evidenziandone non soltanto le sfide, ma anche le ricadute di segno positivo sia nei processi aziendali interni che sulla qualità stessa della customer and shopping experience.
Quello dell’innovazione digitale nella GDO è uno scenario che vive una fase di costante evoluzione che, anche a causa dell’emergenza Coronavirus, ha subito una drastica accelerazione nel corso degli ultimi mesi e ciò, in modo particolare, sul versante delle attività e-commerce. Dalle testimonianze dei partecipanti alla digital conference, sono emersi degli aspetti specifici che, di fatto, sembrano legare tutto il processo riferito alla digitalizzazione del mondo retail: il valore dei dati (analytics), la strutturazione e la conseguente implementazione di soluzioni personalizzate (ad hoc) e la necessità di ampliare con sempre maggiore decisione un approccio immersivo di tipo culturale rivolto al digital.
Secondo Ivano Ortis, Managing Director di Boston Consulting Group Platinion, per affrontare il cambiamento in atto, occorre un IT sempre più agile: è per questo motivo che le aziende del retail (e non solo) sono chiamate a diventare “aziende bioniche”, nel senso di armonizzare gli aspetti strettamente basati sui dati relativi al comportamento dei consumatori con quelli tecnologici.
Ciò che fa e farà la differenza, quindi, è insito nel ricorso a competenze digital restando comunque focalizzati su una approccio di tipo human-centric. Inoltre, occorre che le imprese del comparto ottengano nuovi livelli di scalabilità e di efficienza operativa facendo leva anche su un ecosistema esteso di servizi incentrati sulla personalizzazione.
Per Ortis, la Digital Transformation sta abilitando l’evoluzione di nuovi modelli di business e, allo stesso tempo, offre notevoli opportunità per l’ottimizzare l’efficienza operativa, ma non solo: rispetto ad anni fa, la tecnologia riduce il time to market relativo all’esecuzione dei progetti. Poi, Ortis ha illustrato il valore aggiunto del ricorso a una Data and Digital Platform rivolta a trarre input analitici di immediata utilità e di supporto alle decisioni strategiche in azienda: nello specifico, è grazie ad architetture di nuova generazione che tale approccio consente di generare significativi vantaggi competitivi.
Massimiliano Taglienti, Solution Advisor AI/M di Blue Yonder, ha sottolineato che quella contingente è un’era in cui il comportamento del consumatore finale e, quindi, il mercato sono in costante evoluzione anche per effetto sia dell’innovazione digitale e sia di quanto accaduto nel periodo del lockdown. Il nodo cruciale, oggi, risiede nel come assumere le più appropriate decisioni strategiche.
Per Taglienti, sfruttare l’Intelligenza Artificiale per migliorare la capacità aziendale di fare forecast rappresenta uno delle opportunità più qualificate per ottenere maggiore efficienza, dal momento che consente di sintonizzare l’operatività dei processi con le reali necessità dei consumatori e, di conseguenza, degli stessi store del retail: caratteristiche della domanda, livello dei prezzi e gestione della supply chain sono i cardini fondamentali nel cui ambito i supporti predittivi possono svolgere un ruolo decisamente cruciale.
Secondo Taglienti, pertanto,occorre sviluppare una maggiore familiarità con l’Artificial Intelligence, mettendo da parte ogni timore di sorta e comprendendo che proprio un buon algoritmo di Intelligenza Artificiale, se correttamente “disegnato” e utilizzato, offre vantaggi tangibili al retailer, in termini di supporto alle decisioni strategiche, oltre che, a livello di ricadute nei processi, di cost e time saving.
Per Carlo Zanutto, Direttore Sistemi Informativi de Il Gigante Supermercati, l’innovazione digitale è attrattiva ed è sinonimo di valore aggiunto nel momento in cui apporta risultati significativi, ma, per raggiungere risultati sempre più di rilievo, occorre perfezionare costantemente l’approccio rivolto ad essa. Secondo Zanutto, la qualità del livello di digital innovation presente in un’azienda dipende non soltanto dalla predisposizione culturale di quest’ultima, ma anche da quanto spazio l’informatizzazione ha già trovato all’interno di essa, dal momento che un’architettura informatica preesistente ed evoluta, di fatto, non fa che meglio predisporre l’azienda verso i supporti digital.
Giancarlo Paola, Direttore Commerciale di Unicomm e CEO di GMF, ha focalizzato l’attenzione sulla personalizzazione del servizio complessivo al cliente: in tale ambito, sono le attività di CRM a offrire una lettura preziosa delle informazioni attinenti alla customer and shopping experience. In particolare, riferendosi al recente periodo di lockdown, Paola ha sottolineato che, come Gruppo, l’azienda è riuscita a migliorare significativamente la relazione con i clienti dei propri punti vendita. A svolgere un ruolo chiave, per Paola, è stata la capacità degli store nel dare risposte immediate in merito alla sicurezza ed è grazie a ciò che i loro clienti si sono sentiti maggiormente garantiti durante la rispettiva shopping experience.
Maurizio Barsacchi, Direttore Innovazione e Sistemi di Conad Nord Ovest, ha illustrato come l’insegna stia portando avanti delle solutions che permettono di ottimizzare la shopping experience: in modo particolare, l’insegna sta adottando una modalità di pagamento automatico attraverso una corsia dedicata, una sorta di Telepass denominato PassPay che, in pratica, rende possibile a un cliente registratosi al servizio di attraversare la corsia dotato del suo smartphone o di altro device con cui ha precedentemente scansionato la spesa e di farsi automaticamente addebitare l’importo dello scontrino. Il digitale, quindi, anche come strumento per valorizzare l’esperienza di acquisto.
Alla domanda posta ai manager delle aziende retail partecipanti da Stefano Maio, Senior Sales Director di Blue Yonder, “I fornitori di tecnologia che ruolo dovrebbero avere?”, le risposte hanno evidenziato delle vere e proprie aspettative: in sintesi, Carlo Zanutto ha risposto “che conoscano il mio mercato e la mia realtà quotidiana nell’ambito in cui applicare le tecnologie”, Giancarlo Paola ha indicato “noi abbiamo degli obiettivi e chiediamo ai nostri partner di aiutarci a raggiungerli” e, infine, Maurizio Barsacchi ha sottolineato di aspettarsi da un fornitore di tecnologia “che faccia una forma di investimento, perché la costruzione di una soluzione deve essere fatta ad hoc per l’azienda, dato che non esiste più il general purpose che va bene per tutti, ma esistono soltanto soluzioni specifiche per ogni singolo contesto”.
Marco Mancinelli