Secondo un’analisi realizzata dalla fintech italiana PlusAdvance con l’Osservatorio Supply Chain Finance del Politecnico di Milano la filiera della grande distribuzione è uno dei settori che mostra una grande necessità nell’ottimizzare i propri cicli di cassa, anche attraverso soluzioni di supply chain finance.
Dalla ricerca, infatti, che ha preso in considerazione un campione di quasi 18mila imprese italiane operative nell’ambito della grande distribuzione e con un fatturato superiore ai 500mila euro (dati 2021), il tempo medio di pagamento dei fornitori è pari a 74 giorni, un dato inferiore alla media italiana (circa 90 giorni), ma nettamente superiore rispetto al tempo medio di incasso, che si attesta intorno ai 20 giorni. È questo gap che consente alle imprese di operare con un ciclo di cassa negativo, ossia di produrre eccesso di liquidità, rendendo quindi le società nel comparto Gdo molto idonee a utilizzare il dynamic discounting, che dà la possibilità ai fornitori di accelerare i tempi di incasso per le loro fatture commerciali già approvate.
I dati elaborati dalla ricerca dimostrano inoltre che il tempo medio impiegato da un’azienda per pagare i suoi creditori commerciali (days payable outstanding o Dpo) è diminuito nel 2021 rispetto al 2020. Inoltre, si evidenzia come le aziende di medie (62 giorni) e grandi dimensioni (63 giorni) siano quelle con gli indicatori migliori, anche rispetto alle grandissime imprese (79 giorni). Le microimprese sono invece quelle che hanno fatto registrare i tempi di pagamento più lunghi (105 giorni). Questo trend è stato favorito anche dall’evoluzione del quadro normativo e, in particolare, dalle norme più stringenti suggerite dalle nuove normative europee.
Il numero medio di giorni necessari a un’azienda per riscuotere il pagamento di una vendita (days sales outstanding o Dso) mostra come anche le imprese piccole (33 giorni) e micro (37 giorni) presentano indicatori nettamente inferiori alla media delle piccole e microimprese italiane (tre volte inferiore). Ottimizzare il working capital accelerando i tempi medi di incasso non è quindi un’esigenza solo dei fornitori più piccoli, ma tutte le aziende, anche le più grandi nel contesto macroeconomico attuale hanno bisogno di supporto su questo asset.
Per quanto riguarda il ciclo di cassa invece, la ricerca evidenzia come le imprese di grandissime dimensioni tendano ad autofinanziare le proprie operazioni. Queste sono le imprese più propense ad adottare il dynamic discounting, in quanto hanno liquidità da investire per migliorare le prestazioni economiche, ma in aggiunta possono offrire ai propri fornitori una possibilità di miglioramento dei loro tempi medi di incasso.
“I tempi di pagamento dei debiti commerciali in Italia, benché in calo, rimangono ancora estremamente lunghi – spiega Massimiliano Gattari, ceo di PlusAdvance – attestandosi su un valore medio di oltre 90 giorni. Come conseguenza il circolante delle imprese lungo la filiera si gonfia e aumenta l’esposizione finanziaria complessiva. Qui entrano in gioco le soluzioni di supply chain finance che possono essere una risposta concreta per gestire in modo efficiente i tempi di pagamento, ridurre i ritardi e ottimizzare la gestione della liquidità aziendale. Le aziende che utilizzano le nostre soluzioni hanno risparmiato 850.000 giorni nell’incassare fatture. Questo grazie alla vasta gamma di soluzioni proposte dalla nostra piattaforma che spaziano dal confirming, al factoring e reverse factoring, al dynamic discounting fino all’innovativa carta di credito B2B, che consente alle aziende di utilizzare il proprio programma di carte commerciali per effettuare pagamenti verso qualsiasi fornitore”.