Report Everli: come sono cambiate le abitudini della spesa online 2023

Nel suo quinto report annuale, Everli, il marketplace della spesa online, a partire dagli acquisti realizzati sul sito e via app ha fotografato i trend che hanno caratterizzato la spesa online degli italiani negli scorsi dodici mesi.

La tendenza healthy, in crescita già dallo scorso anno, si riflette anche in nuove abitudini alimentari: nel 2023, farro, quinoa, cereali, prodotti vegani e legumi occupano buona parte della top 10 dei prodotti, il cui acquisto è incrementato maggiormente rispetto allo scorso anno. Ad accompagnarli, qualche coccola (vino rosé e dolci) e la cura personale. Come nel 2022, anche il settore pet care si conferma in crescita, soprattutto per quanto riguarda i prodotti per i gatti.

I dati di Everli mostrano come anche lo scorso anno gli italiani abbiano scelto la spesa online per i “grandi classici”: frutta e verdura, acqua minerale, carne e pesce, latte e yogurt guidano gli acquisti sulla piattaforma. Al tempo stesso, le referenze per l’igiene e la cura della persona crescono fino a occupare il 7’ posto della classifica delle categorie generali, e il primo in quella dei prodotti più acquistati anno su anno, con la skincare dei tonici per il viso, così come con gli erogatori spray (3’ posto).

Sebbene le categorie principali siano le stesse in tutto il Paese, come ogni anno si rilevano alcune evidenze particolari, provincia per provincia. Così, dopo i primi tre posti sempre occupati dalle big Roma, Milano e Torino, Padova (5’) e Trieste (4’) sono le città che acquistano più frutta e verdura, Genova (5’) e Varese (4’) spiccano per il consumo di carne e pesce, mentre Bologna (4’) e Trieste (5’) abbondano nei dolci, e, ancora, sempre Padova (4’) e Bologna (5’) seguono le prime per l’acquisto di alcolici.

Il venerdì e il lunedì si confermano i momenti più gettonati per dedicarsi alla spesa online negli ultimi dodici mesi. Gli utenti della piattaforma utilizzano prevalentemente l’app di Everli (70%), preferita all’utilizzo del sito da desktop (27%) o versione mobile (3%).