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Next Generation EU e Piano Transizione 4.0: Deloitte delinea le opportunità per il retail e la GDO
Il Next Generation EU e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano, all’interno del quale si inseriscono i nuovi fondi per il Piano Transizione 4.0, rappresentano un’opportunità unica per favorire l’innovazione e la competitività delle imprese operanti nel retail e la GDO, sempre più chiamate ad investire in innovazione e sostenibilità. Grazie al Next Generation EU e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), le imprese italiane potranno contare su risorse finanziarie senza precedenti per gli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità.
In tale contesto, si inserisce il Nuovo Piano Transizione 4.0, introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 e già operativo, il quale rappresenta il primo mattone su cui si fonda il PNRR italiano e potrà contare su risorse finanziarie senza precedenti. Tali risorse andranno ad aumentare la dotazione finanziaria per gli incentivi all’innovazione che hanno già visto un rilevante potenziamento in Legge di Bilancio 2021:
- Credito di imposta per acquisto beni strumentali 4.0. Credito di imposta fino al 50% del costo di acquisto di beni «Industria 4.0», fino a Giugno 2023.
- Credito di imposta per acquisto beni strumentali «ordinari». Credito di imposta fino al 10% del costo di acquisto di beni strumentali «ordinari» (materiali e immateriali), con percentuale elevata al 15% in caso di investimenti funzionali allo smart working.
- Credito di imposta R&S, Innovazione tecnologica e Design. Sono state aumentate tutte le aliquote e i massimali di beneficio: (i) per investimenti in R&S, credito di imposta pari al 20% (anziché il precedente 12%) con beneficio massimo elevato a € 4 Mln (anziché il precedente limite di € 3 Mln), (ii) per investimenti in innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, credito di imposta pari al 10% (anziché il precedente 6%) con beneficio massimo elevato a € 2 Mln (anziché il precedente limite di € 1,5 Mln), (iii) investimenti in transizione ecologica ed in innovazione digitale 4.0, credito di imposta pari al 15% (anziché il precedente 10%) con beneficio massimo elevato a € 2 Mln (anziché il precedente limite di € 1,5 Mln).
- Credito di imposta formazione 4.0. Credito di imposta (fino al 50% con limite fino a € 300 mila di beneficio) sul costo azienda dei dipendenti per il tempo speso in formazione su tecnologie I4.0. Il nuovo piano ha esteso l’agevolazione anche alle spese vive sostenute per i corsi agevolabili.
Tutti gli incentivi del Nuovo Piano Transizione 4.0 sono automatici, cumulabili e rappresentano dei veri e propri cash grant equivalent (con impatto positivo sull’EBIT). Per poter massimizzare la struttura degli incentivi, ma allo stesso tempo evitare future contestazioni, è necessario valutare l’eleggibilità degli investimenti sotto un profilo sia tecnico che fiscale, predisponendo un adeguato set documentale a supporto di entrambi tali aspetti.
A tali incentivi (già pienamente operativi) andranno ad aggiungersi le ulteriori misure che saranno previste nel Next Generation EU e dal PNRR a supporto dell’innovazione.
Appare evidente che tale contesto rappresenta un’opportunità unica per favorire l’innovazione e la competitività delle imprese operanti anche nella GDO e nel retail, sempre più chiamate ad investimenti in tecnologie innovative e sistemi di digitalizzazione.
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Vito Marraffa
Partner, STS Deloitte, Global Investment Innovation Incentives (Gi3)
e
Silvia Cesarini
R&D and Innovation Manager, Deloitte, Global Investment Innovation Incentives (Gi3)