Per limitare i furti e contrastare il crimine organizzato, Checkpoint Systems lancia Shield Tag
Presso gli store del retail, le etichette antitaccheggio proteggono i prodotti ai quali sono applicate, ma, in numerosi casi, sono esse stesse a non essere protette dai malintenzionati.
Di fatto e dove possibile, i taccheggiatori preferiscono rimuovere le eventuali etichette EAS antitaccheggio dagli articoli in esposizione prima di lasciare il punto vendita, aggirando qualsiasi sistema di sicurezza appositamente collocato all’uscita.
Per risolvere questo problema, Checkpoint Systems, player operante a livello globale e specializzato in solutions verticalmente integrate per il retail, ha sviluppato Shield Tag: si tratta di una copertura trasparente rivolta a proteggere le etichette EAS antifurto e che, senza intaccare né il marchio e né il design del prodotto, è in grado di renderle 10 volte più difficili da rimuovere dall’articolo.
Nel dettaglio, l’innovativa soluzione targata Checkpoint Systems è composta sia da un potente adesivo che da una fustellatura progettata ad hoc per impedirne la rimozione forzata. Oltre a ciò, il sistema è risulta particolarmente utile in tempi di crisi, dal momento che è proprio in coincidenza di importanti e impattanti cambiamenti sul versante economico, come quello attuale, che si assiste a un aumento dei furti presso i punti vendita del retail.
Tale trend è evidenziato dal report “What does a global pandemic mean for shoplifting?” realizzato negli USA da Checkpoint Systems e nel quale viene analizzato come il periodo post lockdown abbia influito sull’andamento dei taccheggi.
Alberto Corradini, Business Unit Director Italy di Checkpoint Systems, sottolinea: “Utilizzando Shield Tag in abbinamento alla nostra ampia gamma di etichette, non solo preveniamo i furti, ma combattiamo anche il crimine organizzato, poiché questo innovativo tipo di etichetta è molto difficile da rimuovere, impedendo così che i prodotti rubati possano essere rivenduti”.
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