Veepee, e-commerce protagonista europeo delle flash-sales, in occasione della decima edizione di “Netcomm Focus Fashion & Lifestyle”, che si terrà lunedì 18 settembre 2023 a Milano, presenterà la sua nuova ricerca “Next-commerce: il futuro dell’e-commerce in Italia e in Europa”.
Seppur in una fase di consolidamento del commercio elettronico, il settore fashion & lifestyle è oggi tra i comparti più dinamici: nel 2022 gli acquisti online nella moda in Europa sono arrivati a pesare il 42% rispetto al totale del comparto (fonte: Statista) e quasi la metà delle insegne retail del fast fashion (49%) offre l’acquisto a distanza tramite app.
In questo scenario gli e-shopper mostrano importanti differenze nelle abitudini di acquisto in base alle diverse categorie di prodotto, a cominciare dal numero di acquirenti. Secondo l’analisi di Veepee, sul totale dei consumatori online in Italia, il 33% compra prodotti di abbigliamento, il 27% prodotti beauty (cosmetica e profumeria), il 18% articoli di arredamento e casalinghi (home), ma solo il 12% accessori come gioielli e orologi.
Ciò che invece accomuna tali categorie è la significativa rilevanza di alcuni specifici touchpoint durante la shopping experience: prima dell’acquisto, spesso i consumatori consultano la vetrina digitale del brand (sito web o app) per trovare informazioni sul prodotto, le recensioni prodotte da altri clienti che raccontano le proprie esperienze e valutano il prodotto, i siti e-commerce (gestiti dal brand o indipendenti come e-retailer e marketplace) e i comparatori di prezzi o caratteristiche dei prodotti. Secondo la ricerca di Veepee, l’85% degli e-shopper italiani si informa prima di fare un acquisto online, ancora più della media europea del 70%.
Sempre dall'indagine di Veepee, emerge che il consumatore online pone grande attenzione alla sostenibilità, in particolare nel nostro Paese: il 46% degli italiani afferma infatti che l’e-commerce ha contribuito nella loro scelta di acquistare prodotti più sostenibili, un dato sopra la media europea (37%). La preoccupazione per l’ambiente è anche il principale motivo di acquisti second-hand per gli italiani: 1 intervistato su 2 ha comprato o venduto articoli second-hand negli ultimi 12 mesi. Il 45% lo fa per ridurre gli sprechi e il 39% per prolungare il ciclo di vita dei prodotti o per dargli una seconda vita, a differenza del resto dell’Europa che ricorre al second-hand per risparmiare. Il fashion è la prima categoria di prodotti a generare turnover per il mercato dell’usato.
“L’e-shopper oggi è sempre più informato, attento al prezzo e in cerca di qualità – afferma Valentina Corbetta, country manager Italia di Veepee – non solo relativamente ai prodotti che acquista, ma anche in termini di esperienza. Oltre a una maggior sensibilità nei confronti dei temi della sostenibilità, notiamo anche un interesse crescente nei confronti dei marketplace, che uniscono prezzo competitivo e ampia scelta nelle proposte. Per i brand le opportunità sono quindi numerose per coinvolgere e ingaggiare un cliente curioso ed esigente, che si aspetta da loro una relazione sempre più personalizzata, in grado di intrattenerli con modalità innovative”.