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Aton supporta GranTerre nella gestione dei dati delle sue eccellenze
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Aton, tech company veneta specializzata nei servizi e nelle soluzioni per la trasformazione digitale delle imprese, e GranTerre, colosso cooperativo agroalimentare delle eccellenze italiane nei salumi e nei formaggi stagionati, hanno avviato una collaborazione che ha portato alla realizzazione di un importante progetto di product information management.
GranTerre produce e commercializza alcune tra le Dop e Igp più amate al mondo, come il Prosciutto di Parma, il San Daniele, la Mortadella Bologna, il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, con un fatturato consolidato di 1,6 miliardi di euro, di cui 500 milioni sviluppati all’estero, e oltre 2.500 collaboratori tra stabilimenti e sedi commerciali. Una tale vastità e articolazione di prodotti ha fatto emergere, in modo sempre più pressante, la necessità di un sistema che potesse armonizzare, aggiornare e centralizzare le informazioni di ogni singolo articolo: dalle caratteristiche tecniche alle immagini, dai valori nutrizionali agli allergeni, dai formati alle modalità di conservazione. “Gestiamo oltre 16mila articoli tra prodotti finiti, ingredienti, packaging – spiega Massimiliano Cusumano, direttore IT di GranTerre – le informazioni provengono sia da attori interni all’azienda sia da fonti esterne. È un patrimonio informativo che deve essere tracciato con accuratezza e flessibilità lungo tutta la filiera, coinvolgendo fornitori, controllo di gestione, amministrazione. La responsabilizzazione nella gestione di queste informazioni è cruciale”.
È qui che entra in gioco la piattaforma digitale .one sviluppata da Aton e potenziata con un modulo dedicato al product information management, battezzato .Pim. Un sistema che non si limita a raccogliere i dati: li integra, li collega e li rende fruibili secondo logiche omnichannel. Per farlo, .Pim dialoga direttamente con i sistemi gestionali esistenti, come Sap, e consente un controllo capillare su ogni passaggio: dalla gestione del packaging alla logistica, dalla scheda tecnica alla tracciabilità per il consumatore finale. “Le esigenze che ci sono state presentate da GranTerre erano molto chiare – spiega Giorgio De Nardi, ceo di Aton – serviva uno strumento in grado di mettere ordine nella grande varietà di dati di prodotto generati lungo tutta la filiera, unificando fonti eterogenee e sistemi diversi. Serviva, soprattutto, un sistema flessibile, accessibile da tutti gli attori della supply chain, capace di garantire coerenza e aggiornamento continuo”.
Il progetto è iniziato nel 2023 come parte di una più ampia trasformazione digitale del Gruppo GranTerre, che ha incluso anche l’adozione di un nuovo Erp e l’unificazione organizzativa tra salumifici e caseifici. “Avendo svariate funzioni e avendo diversi legacy in azienda – aggiunge Massimiliano Cusumano – abbiamo deciso di concentrare tutto il set informativo all’interno di un unico sistema che appunto è il .Pim. Ogni attore coinvolto parteciperà in modo snello e veloce all’arricchimento di tutto il patrimonio informativo, efficientando sia i processi interni sia quelli legati alla vendita”.
Alla base del sistema c’è l’idea che l’informazione di prodotto non sia un accessorio, ma una componente fondamentale del valore, tanto per il consumatore quanto per l’azienda. Il nuovo .Pim consente a ogni reparto di GranTerre – dagli acquisti al marketing, dalla logistica ai venditori sul campo – di accedere a un catalogo digitale unificato, sempre aggiornato e costruito per rispondere alle esigenze specifiche di ciascuno. Un agente può così consultare schede tecniche direttamente dal tablet, un addetto alla logistica può programmare la movimentazione dei prodotti freschi conoscendo in anticipo gli ingombri e le temperature richieste.
Il progetto ha previsto l’adozione di Sap come Erp e l’utilizzo del cloud come soluzione tecnologica. “Ogni prodotto che inseriamo in azienda viene identificato considerando sia le coperture funzionali sia la sua capacità di integrarsi con Sap – spiega Massimiliano Cusumano – la piattaforma .one di Aton, nello specifico il .Pim che abbiamo introdotto, è stata progettata per parlare nativamente con Sap tramite strutture dati Sap, gli Idoc. Questo ha agevolato i tempi di progetto e di avviamento”.
Anche l’intelligenza artificiale gioca un ruolo fondamentale nella visione del futuro. “In tutti i nostri progetti – afferma Giorgio De Nardi – utilizziamo le più avanzate tecnologie di intelligenza artificiale disponibili sul mercato. L’AI non è un orpello: ci serve per garantire l’integrità e la qualità dei dati, correggere gli errori, automatizzare attività ripetitive. Un buon dato oggi vale quanto una buona materia prima, soprattutto in un settore dove la tracciabilità è cruciale. Ma c’è di più: perfezionando la gestione dei dati, si spreca meno e si inquina meno”.
Il progetto è nelle sue fasi iniziali, ma già si intravedono i primi benefici: una gestione delle informazioni più efficiente, un miglioramento della qualità del lavoro delle persone e una riduzione dei tempi dedicati all’arricchimento e alla manutenzione del patrimonio informativo dei prodotti nei sistemi aziendali. Aton e GranTerre hanno accettato questa sfida, e stanno dimostrando che anche l’innovazione più sofisticata può nascere dalla terra e parlare il linguaggio delle persone.