Anno 2020
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TAS Group risponde con Smart Working e Digital Payments all’emergenza Coronavirus
L’allarme sanitario generato dal Coronavirus (Covid-19) in un numero crescente di Paesi nel mondo, Italia compresa, pone all’attenzione due specifiche argomenti che possono rivelarsi cruciali per affrontare la crisi in atto senza pregiudicare né la produttività delle aziende e né gli scambi economici tra esercenti e consumatori: si tratta dello Smart Working e dei Digital Payments.
In merito, TAS Group, player nel comparto della fornitura di software e di servizi per applicazioni in ambito bancario e finanziario, oltre ad aver già adottato con successo, ormai da un decennio, modalità di lavoro smart, è in piena attività per assicurare ai propri clienti la massima efficienza nella gestione dei pagamenti cashless, preferibili proprio nel contesto relativo all’attuale fase di emergenza.
Lo Smart Working è una modalità di lavoro già implementata con risultati positivi in molti Paesi europei, in particolare, in quelli del Nord (con una percentuale di adozione pari al 31%). I vantaggi di questa metodologia, tramite la quale il lavoratore ha la possibilità di operare da casa collegandosi da remoto ai server aziendali, ha il positivo effetto di permettere un bilanciamento migliore tra vita privata e professionale, aumentando il benessere della persona, conseguentemente, sia la sua produttività lavorativa che una significativa riduzione delle emissioni di Co2.
TAS Group ha iniziato ad adottare tale metodo di lavoro a partire dal 2011, coinvolgendo gradualmente tutta la produzione distribuita tra le sedi in Italia (8 in 6 distinte regioni), Serbia, Svizzera, Francia e Spagna (2 sedi operative). Prima dell’arrivo in Italia del Covid-19, mediamente, TAS Group aveva circa il 30% del personale in telelavoro, quindi, in linea con gli altri Paesi europei. Durante le ultime settimane e seguendo anche le indicazioni di prevenzione indicate dagli organi competenti, l’azienda ha provveduto ad aumentare la percentuale del personale in Smart Working e senza che ciò, di fatto, abbia comportato mutamenti nella gestione o carichi particolari di lavoro.
Un ulteriore ambito nel quale TAS Group risponde all’allarme sanitario è direttamente correlato al proprio core business tecnologico: si tratta della digitalizzazione dei pagamenti. Nelle ultime settimane, l’aumento delle transazioni di pagamento effettuate da remoto, via mobile, via web o presso chioschi dedicati è stato non soltanto improvviso, ma particolarmente marcato. Numerosi istituti bancari hanno rilevato un aumento esponenziale del download di App di pagamento, dell’uso di carte e dell’interazione della clientela con i canali non presidiati (ATM, Internet e Mobile Banking).
La pressoché fulminea crescita dei volumi su tali canali è stata resa possibile dalla disponibilità di infrastrutture tecnologiche altamente resilienti e scalabili. TAS Group opera nel settore FinTech da più di 35 anni e, oggi, svolge un ruolo da partner preferenziale e selezionato dai primari operatori bancari italiani e internazionali per affrontare le sfide della digital transformation nei pagamenti, dall’Open Banking agli Instant Payments fino alla prevenzione delle frodi e alla gestione in real time della liquidità bancaria.
Valentino Bravi, CEO di TAS Group, dichiara: “L’emergenza in atto è un’ulteriore sfida che i nostri clienti devono e possono affrontare, facendo leva sulle tecnologie abilitanti la digitalizzazione. Nei momenti di crisi, si misura la tenuta di partnership forti e leali e TAS ha tutti i requisiti e le caratteristiche in regola per continuare ad abilitare questo cambiamento tecnologico, migliorando costantemente le performance delle proprie soluzioni, all’altezza delle aspettative dei nostri clienti. È importante sottolineare come siano stati questi elementi a consentire la crescita di TAS Group dei recenti anni, portando il Gruppo ad avere un outlook molto positivo per il futuro”.