Anno 2020
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Beni di consumo: nel 2019, performance in crescita per l’export digitale italiano
Dalla recente ricerca realizzata dall’Osservatorio Export Digitale della School of Management del Politecnico di Milano, emerge che, nel 2019, il valore dell’export digitale italiano di beni di consumo si è attestato a 11,8 miliardi di euro, riportando un aumento pari al +15% rispetto al 2018.
Si tratta di un importante risultato, anche se l’incidenza sul totale delle esportazioni dei prodotti di consumo resta ancora limitata e pari ad appena il 7%, mentre quella sull’export complessivo non va oltre il 2,5%. In tale ambito, a confermarsi come il comparto più importante è quello del fashion (abbigliamento e accessori), che copre il 66% delle esportazioni on line e il cui valore è pari a 7,8 miliardi di euro (14,5% dell’export totale di settore), seguito dal food, con l’11% delle esportazioni digitali per un valore di 1,3 miliardi (3% dell’export del comparto) e dall’arredamento, che incide per circa l’8% delle esportazioni e-commerce e con valore di 1 miliardo (10% dell’export complessivo di mobili).
A chiudere tale speciale classifica, seppure con quote limitate, sono i settori elettronica, cosmetica, cartoleria, giochi e articoli sportivi. Per quanto attiene alle esportazioni digitali B-to-B, l’Osservatorio rileva una crescita del +1,5%, per valore di 134 miliardi di euro, pari al 28% dell’export totale. Sebbene l’export on line viva una fase di crescita da vari anni, ciò coinvolge ancora soltanto una piccola parte delle imprese italiane: difatti, il 40% utilizza anche canali e-commerce per vendere all’estero, mentre il 51% soltanto quelli tradizionali e il 9% non esporta.
Fra le aziende che ricorrono ai canali digitali, oltre il 50% lo fa da meno di 4 anni e appena un quinto può annoverare un’esperienza di almeno 10 anni. Il principale mercato per le esportazioni on line italiane è l’Europa, continente che raccoglie circa il 50% delle vendite e che si conferma come prima area di sbocco per il 52% delle imprese del nostro Paese.
Riccardo Mangiaracina, Direttore dell’Osservatorio Export Digitale, commenta così i risultati del report: “Nel 2019, le vendite on line hanno ripreso ad accelerare, ma il loro peso sulle esportazioni complessive è ancora ridotto e, se si guarda al comportamento delle imprese, emerge una vocazione ancora prevalentemente tradizionale del nostro export”.
Poi, Mangiaracina sottolinea: “In uno scenario internazionale altamente competitivo e con consumatori sempre più inclini all’uso delle tecnologie digitali, l’adozione dell'e-commerce come canale di vendita all’estero può essere la mossa vincente per guadagnare produttività e competitività anche fuori dai confini nazionali e può giocare un ruolo importante nella ripresa del nostro export complessivo una volta che sarà terminata l’emergenza Coronavirus. Ma è necessario aumentare gli investimenti in tecnologie digitali per migliorare i diversi processi aziendali e attrezzarsi per cogliere le opportunità ancora poco sfruttate offerte dai mercati emergenti”.