Anno 2018
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Indagine LaST: negli ultimi tre anni, il 92,4% degli italiani ha acquistato on line
Durante l’ultimo triennio, 4 italiani su 5 (79,7%) hanno acquistato on line e un ulteriore 12,7%, pur non direttamente, ha fatto e-shopping con il supporto di altri.
Ciò è quanto emerge da una recente indagine realizzata da LaST, il Laboratorio sulla Società e il Territorio per La Stampa del centro studi di Community Group. Sebbene l’esperienza di acquisto on line sia intensamente diffusa e, come confermato anche dai dati Istat, in costante crescita, tale trend non rappresenta la crisi del punto vendita fisico. Difatti, soltanto una parte marginale della popolazione italiana (pari al 5,7%) sembrerebbe auspicare la chiusura degli store tradizionali a vantaggio esclusivo delle piattaforme di e-commerce e ciò, in particolare, sia per la possibilità di risparmio che per l’immediatezza.
Inoltre, una simile prospettiva non risulta auspicabile neanche da chi effettua acquisti tramite il web: oltre il 57% degli interpellati vorrebbe che entrambe le modalità di spesa (on line e negozi fisici) coesistessero, ma a patto che l’attività commerciale sia capace di offrire un prodotto o un servizio diverso, meglio ancora se personalizzato. Quest’ultimo è un orientamento sostenuto soprattutto da quei consumatori che, più di altri, acquistano sulle piattaforme digitali.
Inoltre, i risultati dell’indagine LaST evidenziano che si sta andando sempre di più verso una polarizzazione nell’azione dell’acquisto: in prevalenza, i consumatori cercano on line prodotti o servizi standard che non richiedono particolari sofisticazioni, ma per trovare una maggiore personalizzazione o un servizio dedicato si rivolgono a un punto vendita fisico. Il 37,2% degli italiani desidera che l’attività commerciale tradizionale resista anche in futuro e il motivo di ciò risiede nella fiducia che i consumatori tendono ad accordare a chi li serve, perché possono sperimentare direttamente la qualità del prodotto o perché preferiscono essere seguiti e consigliati da qualcuno.
Insomma, anche con l’inarrestabile progredire della digitalizzazione, lo store fisico continua a rappresentare un’entità di riferimento nella geografia sociale e non soltanto per gli acquisti, ma anche per le relazioni che in esso e attorno a esso si sviluppano nelle città. Secondo i consumatori italiani interpellati da LaST, per sopravvivere alla competizione con il digitale non è sui costi che i negozi devono puntare, ma, soprattutto, sull’offerta di prodotti e di servizi qualitativamente diversi, di qualità più elevata, più personalizzati, più consulenziali e capaci di porre il cliente al centro.