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Technoretail - Sarà un 2025 di retail media, smart data, AI ed esperienze immersive
La tecnologia digitale negli store consente alle aziende di ottenere informazioni più approfondite sui clienti
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Sarà un 2025 di retail media, smart data, AI ed esperienze immersive

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Sono diversi anni che il settore della vendita al dettaglio sta cambiando radicalmente, spinto dalla diffusione delle nuove tecnologie e dalla rapida evoluzione delle esigenze dei consumatori, connessi costantemente ai propri smartphone e desiderosi di fare un’esperienza d’acquisto sempre più personalizzata. James Hughes, retail Cto Emea di Verizon Business, ci aiuta a capire meglio come proseguirà nel 2025 la trasformazione del retail e quali saranno le tendenze più interessanti che interesseranno soprattutto gli store fisici.

 

Negli ultimi anni in ambito advertising e loyalty è cresciuto molto il mondo del retail media network: quale ruolo avrà questa rete digitale presso i punti vendita?

Il retail media network si evolverà in modo radicale, utilizzando dati e tecnologia per trasformare i negozi fisici in esperienze di acquisto personalizzate, fornendo, al contempo, potenti opportunità pubblicitarie per i brand. Secondo Iab Europe – l’associazione a livello europeo che rappresenta l’ampio ecosistema della pubblicità e del marketing digitale – la spesa pubblicitaria per il retail media raggiungerà i 25 miliardi di euro in Europa entro il 2026. Il prossimo anno si assisterà, dunque, a una maggiore attenzione da parte di retailer e brand verso questa rete digitale per raggiungere il proprio target con contenuti, offerte e pubblicità personalizzati, ideando anche programmi di fidelizzazione o attività finanziate come il lancio di film. Questa strategia consentirà agli addetti ai lavori non solo di accedere a budget aggiuntivi dai settori dei beni di consumo, ma anche di ottenere preziose informazioni sulle preferenze e sui comportamenti dei consumatori, così da poter perfezionare i loro approcci per aumentare la dimensione del paniere, la frequenza degli acquisti e il net promoter score (Nps). L’uso diffuso dei dispositivi mobili nei negozi amplificherà questa tendenza: secondo YouGov, quasi la metà delle persone nel mondo (45%) usa il telefono per fare acquisti online ogni giorno. Tale fenomeno, renderà inadeguate le attuali reti WiFi, molte delle quali sono state progettate più di cinque anni fa. Di conseguenza, i responsabili delle linee di business focalizzati sull’esperienza del cliente, sulla fedeltà e sul retail media network faranno pressione sui reparti IT affinché aggiornino le infrastrutture.

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L’anno prossimo si assisterà a un passaggio dai big data agli smart data: a quale esigenza del settore risponderà?

Nel 2025 si rafforzerà anche la presenza dei sensori per raccogliere dati sul comportamento dei clienti, che, una volta analizzati, potranno essere impiegati per implementare strategie al fine di incrementare le vendite. Un approccio alimentato dall’esigenza di ottenere migliori approfondimenti sui comportamenti dei clienti e del personale in negozio: sono proprio gli stakeholder che cercano di misurare gli investimenti digitali e fisici attraverso analisi avanzate. Le soluzioni tradizionali di conteggio delle persone, in uso da molto tempo, non sono abbastanza sofisticate e non permettono nemmeno di distinguere il personale dai clienti. Inoltre, i sensori di calpestio tradizionali non misurano efficacemente i percorsi effettuati nei negozi, i tempi di permanenza e non consentono nemmeno di eseguire la mappatura termica. Sviluppare ulteriormente i sistemi Pos, di digital signage e di gestione dei contenuti significa offrire l’opportunità di determinare accuratamente l’impatto dei dati. Queste tecnologie forniscono non solo una giustificazione agli investimenti, ma anche indicazioni su quali contenuti sono più efficaci in base a obiettivi e Kpi specifici. L’adozione di tutte queste tecnologie e analisi avanzate consente alle aziende di ottenere informazioni più approfondite, di ottimizzare le operazioni e, in ultima analisi, di migliorare l’esperienza dei clienti, promuovendo l’innovazione e la crescita nel settore stesso.

 

Parliamo di differenze inventariali: come limitarle grazie alla tecnologia?

Le differenze inventariali rimangono una sfida per i retailer e, di solito, tra le cause principali delle stesse vi sono i furti ingiustificati. Tuttavia, gli operatori del settore non sono da soli e si possono avvalere di sensori e dell’intelligenza artificiale per fornire misurazioni più accurate delle spedizioni e controlli più severi sulle differenze inventariali legate al personale. Oltre alla differenza di stock, vi è un’altra questione che riguarda il settore: la riduzione degli sprechi, soprattutto per chi conserva merci deperibili per periodi prolungati. La misurazione più avanzata della temperatura e dell’umidità può essere attuata per aiutare a conservare il pesce, ad esempio, in modo che non venga buttato via a fronte di un aumento termico. Tuttavia, adottare queste tecnologie non significa solo controllare le differenze inventariali e limitare gli sprechi alimentari, ma anche migliorare l’efficienza operativa complessiva, consentendo ai retailer di snellire i processi e contenere i costi.

 

L’aumento delle esperienze immersive sarà direttamente proporzionale alle sempre più numerose collaborazioni tra brand, retailer e aziende tech. Quali saranno i benefici?

La partnership di Walmart con Roblox è un esempio concreto di come sta evolvendo il mondo del retail: la creazione di ambienti virtuali immersivi per connettere le nuove generazioni al brand attraverso il metaverso. Esperienze di significativo impatto che incoraggiano i consumatori a effettuare ulteriori acquisti e che al contempo li lasciano con un buon ricordo dell’esperienza. La capacità di misurare con precisione il successo di queste iniziative sarà fondamentale. Sfruttando analisi avanzate e approfondimenti basati sui dati, i retailer possono valutare l’efficacia delle loro collaborazioni e perfezionare le loro strategie di conseguenza. Questo spingerà ulteriori innovazioni e investimenti, in modo che ogni partnership non solo attragga nuovi clienti, ma che lasci anche un vissuto positivo a quelli fidelizzati. Queste sinergie aiuteranno i brand a rimanere competitivi in un mercato in rapida evoluzione, grazie alla proposta di esperienze uniche e coinvolgenti che permettono di incrementare la brand loyalty e attrarre un target più ampio. L’integrazione tra spazi commerciali digitali e fisici diventerà più fluida, migliorando l’esperienza di acquisto complessiva e stabilendo nuovi standard per il coinvolgimento dei consumatori.

       
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