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KFI: trent'anni di innovazione nel campo della supply chain
KFI festeggia i trent’anni di attività nel mercato dell’implementazione di soluzioni integrate per l’efficientamento dei processi in tutte le fasi della supply chain. Era il lontano 1991, difatti, quando Carlo Caserini e Renzo Castelli intraprendevano questa nuova avventura imprenditoriale, “cercando una strada innovativa e virtuosa per dare risposte alle aziende della logistica e del manifatturiero”.
E così, dalla vendita di hardware, essenzialmente terminali e stampanti per i codici a barre, la società di Binasco è presto passata allo sviluppo di soluzioni software customizzate per la gestione di logistica, produzione e retail. I risultati di questi 30 anni sono sotto gli occhi di tutti: una settantina di dipendenti tra la sede di Binasco (Milano) e le filiali italiane e un volume di affari che per la fine dell’anno in corso punta ad arrivare a 30 milioni di euro.
«Siamo un’azienda che si differenzia sul mercato: seguiamo la progettazione e la produzione di prodotti per il mercato OEM, abbiamo un reparto servizi di eccellenza che è unico in termini di organizzazione e, da quattro anni a questa parte, abbiamo attivato la consulenza di soluzioni innovative per la supply chain», spiega Carlo Caserini, presidente di KFI. «Questo ci permette di non essere più dei semplici distributori di prodotto, ma una società di consulenza e system integrator di hardware, software e servizi post-vendita. È un cambio di paradigma importante: siamo partiti dal vendere terminali e stampanti e siamo arrivati a offrire un livello di competenza più articolato e pregiato».
«Siamo passati da una vendita di prodotto all’analisi dei processi che, spinti dall’e-commerce, stanno crescendo in modo significativo», aggiunge. «Nel movimentare la merce e gestire gli inventari è indispensabile essere ontime rispetto agli ordini. Quindi, tutta la filiera deve essere efficiente, senza insicurezze e buchi neri, per migliorare la performance». Con una scelta pioneristica, KFI fu tra le prime aziende 16 anni fa a introdurre l’uso della voce nella gestione della logistica in ambito GDO. «Adesso la stiamo applicando anche nel controllo qualità e nella check-list», annuncia ancora Caserini.
«Punto fermo sono i nostri collaboratori», sottolinea Caserini. «Tra quelli più storici, alcuni sono con noi da oltre 20 anni, e i nuovi è il loro know-how che deve essere valorizzato: bisogna lasciare spazio alle persone di esprimersi, integrando i reparti e favorire lo scambio di informazioni».
Altro punto fermo è anche la costante attenzione verso l’innovazione, così come conferma lo stesso Caserini «Le idee arrivano dalle persone, indipendentemente dal ruolo che svolgono in azienda. La contaminazione è fondamentale per trovare la giusta soluzione: l’innovazione si alimenta con il dialogo e il confronto tra comparti diversi, con il lavoro in team e con un rapporto aperto con il cliente. Tutto questo permette non solo di dare risposte, ma di dare risposte nuove rispetto a quelle di ieri. E finché ci sono novità, c’è sempre da imparare».