Remira, gruppo internazionale specializzato in soluzioni intelligenti per la supply chain e il commercio omnicanale nel settore della moda e del lusso, ha ideato WebLabel, l’applicazione software che risolve, in modo semplice ed efficace, i principali problemi legati all’attività di realizzazione delle etichette, come il rischio di ricevere spiacevoli sanzioni o blocchi alla dogana dovuti a un’errata applicazione delle norme degli specifici mercati di destinazione.
Gli operatori della filiera della moda ultimamente stanno prestando particolare attenzione agli aspetti ecologici della produzione per garantire una maggiore durabilità e il riutilizzo dei prodotti, da ricercare nell’eco-design e nell’uso di materie prime riciclate. Tra le azioni previste figura l'introduzione del passaporto digitale dei prodotti (anche chiamato DPP o digital product passport), una soluzione per permettere a tutti gli stakeholder, compresi i consumatori, di comprendere meglio i prodotti che vengono acquistati e il loro impatto.
WebLabel, utilizzato già da importanti brand nel mondo della moda come Ermanno Scervino, Guess, Luisa Spagnoli, Peuterey e molti altri, permette non solo di generare in modo digitale e in pochissimo tempo una corretta e aggiornata etichetta conforme alle norme degli specifici mercati di destinazione, ma anche una gestione conforme dell’etichettatura per elementi particolari quali pelli, pellicce, decorazioni in piuma e una traduzione automatica di tutte le descrizioni disponibile in 42 lingue. Inoltre, vi è l’opportunità di produrre etichette con diversi tipi di layout e dimensioni, appoggiandosi al servizio stampa presso fornitori delocalizzati, logistiche o centri stampa.
“Il passaporto digitale permette, attraverso un QR code, di accedere anonimamente a una pagina web – afferma Paolo Borgiotti, senior consultant di Remira – in cui sono presenti tutte le informazioni del prodotto. Per non rallentare la filiera, è importante però che la raccolta di informazioni e la loro pubblicazione avvenga senza particolari sforzi organizzativi o necessità di informazioni aggiuntive da parte dei singoli marchi. È proprio grazie alla solida esperienza maturata con WebLabel che stiamo raccogliendo questa nuova sfida. Attraverso i software proprietari che gestiscono la supply chain è possibile ricavare le informazioni necessarie e alimentare in maniera automatica il database mediante il quale sono compilate le pagine web necessarie per il passaporto digitale. Con WebLabel il nostro obiettivo è contribuire a rendere il mondo della moda più sostenibile verso un’economia più circolare, fornendo, al tempo stesso, nuove opportunità commerciali agli attori economici, aiutare i consumatori nel fare scelte sostenibili e consentire alle autorità di verificare il rispetto degli obblighi di legge”.