Bracchi, gigante della logistica con headquarter nel Bergamasco, nel periodo prepasquale ha registrato un forte incremento nella gestione dei servizi in outsourcing, lavorando il transito di oltre tre milioni di bottiglie di vino verso l’Europa e gli Usa.
Nel proprio Regional Office di Bassano del Grappa, nel Vicentino, l’azienda ha predisposto degli spazi appositamente pensati per gestire la logistica “on demand” dei clienti, come i produttori vinicoli, ad esempio, che vendono sul proprio sito internet box misti: i professionisti logistici di Bracchi prendono le bottiglie una a una dai pallet e creano la confezione chiesta dal cliente. Ma ci sono anche prodotti collegati al mondo dei regali, come i cofanetti per le vacanze, le mistery box contenenti prodotti culinari o persino cesti contenenti prodotti di enogastronomia, che hanno bisogno di packaging appositi. Su questo fronte si registrano aumenti delle lavorazioni attorno al 30-40%.
Nelle settimane precedenti le festività pasquali, il reparto poi intensifica la sua attività perché arrivano richieste di confezionamento di pacchi appositi, dove si mischiano prodotti collegati al mondo del food a piccoli gadget. In particolare, da registrare un boom del reparto caramelle e dolciumi (picchi anche di +80% negli ordini). Si registrano anche movimenti in crescita nel settore hi-tech. Aree intere di magazzino, che prima erano silenziose, si riempiono di persone che confezionano e spediscono quanto richiesto dai clienti. Il tutto con livelli altissimi di controllo qualità e velocità nelle consegne a livello mondiale.
Un modello che Bracchi vede prosperare non solo in Italia, ma anche in Slovacchia, dove sono operative le due sedi di Levice e Kostolné Kračany. Qui la logistica in outsourcing interessa un prodotto che tutti abbiamo nelle nostre case: il dentifricio. Ogni giorno arrivano dal più grande produttore mondiale di dentifrici centinaia di diverse tipologie di prodotto, da confezionare in una ventina di varietà di box multi-tubetto che poi devono essere spediti in tutto il mondo. In tutto, si tratta di oltre venti milioni di tubetti di dentifricio all’anno, un lavoro enorme che nei magazzini della multinazionale che li produce non potrebbe essere gestito con la stessa precisione. Da qui, peraltro, partono anche molte caramelle, con punte nel periodo pasquale e alcune consegne davvero particolari, che finiscono nelle case delle famiglie reali del Nord Europa dalla Danimarca alla Norvegia, dalla Svezia all’Olanda.
“Le aziende sono sempre più focalizzate sulla produzione – commenta Umberto Ferretti, amministratore delegato di Bracchi – i loro spazi vengono ottimizzati per migliorare il loro core business, non per gestire la movimentazione delle merci. Noi siamo i loro partner sul fronte della logistica, un mestiere altamente specialistico che necessita di professionalità che difficilmente un’azienda potrebbe trovare sul mercato del lavoro. Il cliente finale non è interessato alle modalità di consegna della merce, dà per scontati livelli altissimi perché a casa propria è abituato a servizi stile Amazon. Per questo nei prossimi anni ci attendiamo uno sviluppo sempre maggiore della logistica in outsourcing, un servizio sartoriale da gestire in modo diverso azienda per azienda; un servizio che non si limiterà più ai picchi delle festività, ma si stabilizzerà come normale pratica di business”.