Secondo l’ultima ricerca realizzata dalla piattaforma tecnologica finanziaria Adyen, in collaborazione con il Centre for Economic Business and Research (Cebr), nel 2023 il settore retail italiano ha perso circa 32,2 miliardi di euro a causa delle frodi nei pagamenti, la cifra più alta registrata in Europa lo scorso anno.
In media, le imprese italiane hanno perso 1,77 milioni di euro in seguito ad attacchi fraudolenti, considerando, però, che i retailer dell’ambito luxury fashion e i brand del food retail hanno perso rispettivamente 3,11 milioni e 2,58 milioni di euro ciascuno. Complessivamente, il 32% delle aziende italiane è stato vittima di attività fraudolente, attacchi cyber o ha subito fughe di dati negli ultimi 12 mesi, con un aumento del 19% rispetto al 2022.
Il rischio di frode ha influenzato il comportamento dei consumatori durante gli acquisti, sia in negozio sia online. Infatti, il 18% dei consumatori si sente meno sicuro quando acquista rispetto a 10 anni fa, a causa dell’aumento del rischio di frodi nei pagamenti. Di conseguenza, il 19% dei consumatori sceglie attivamente di comprare nei negozi che hanno misure di sicurezza più elevate e, quando si tratta di acquisti online, il 19% gradisce che i retailer chiedano loro di verificare la propria identità in almeno due modi diversi prima di effettuare l’acquisto, nonostante il disagio che ciò può causare.
Le aziende stanno valutando attivamente come poter rispondere alla crescente minaccia delle frodi, al fine di proteggere se stesse e i propri clienti. Il 35% ha preso in considerazione la possibilità di cambiare il proprio fornitore di servizi di pagamento con uno in grado di offrire migliori meccanismi di difesa dalle frodi. Inoltre, il 49% ha iniziato a valutare come la propria azienda possa essere conforme alla Payment Services Directive 3 (Psd3), una direttiva dell’UE che stabilisce regole più severe per tutelare i diritti e i dati personali dei consumatori nel settore finanziario.
“Le frodi sono una sfida pervasiva per i retailer – afferma Roelant Prins, Cco di Adyen – e i risultati del report dimostrano l’impatto significato che possono avere sui profitti. I criminali utilizzano metodi sempre più sofisticati per attaccare le aziende, compresa l’AI, è quindi fondamentale investire nei giusti meccanismi di difesa per proteggere l’azienda e i clienti. Non esiste un’unica soluzione per difendersi dalle frodi, in quanto la strategia da adottare dovrà essere personalizzata in base al modello di business e alle piattaforme utilizzate per vendere. Grazie alla tecnologia, come ad esempio gli strumenti di machine learning, i retailer possono riconoscere i clienti autentici e individuare le attività fraudolente nei loro canali di vendita”.