Secondo una nuova indagine condotta Adyen, piattaforma tecnologico finanziaria scelta da molte aziende leader a livello globale, in collaborazione con OnePoll, in Italia i pagamenti digitali nel settore food & beverage sono ormai una realtà consolidata.
Dalla ricerca emerge che il 67% degli italiani preferisce i digital payments al contante quando acquista cibi e bevande in ristoranti, bar o attraverso servizi di consegna/asporto. In particolare, la carta di credito/debito si conferma essere ancora la soluzione preferita, con spazio a modalità innovative come il QR code e le app, mentre la rapidità del processo di pagamento e il valore del rapporto umano durante il checkout restano elementi chiave per la soddisfazione dei clienti.
La rapidità del pagamento si conferma uno degli aspetti più rilevanti per gli italiani nel settore food & beverage. Ben il 77% degli intervistati considera infatti importante poter concludere la transazione in tempi brevi. Cresce, inoltre, l’interesse verso modalità di pagamento innovative. Il 69% degli italiani sarebbe, infatti, disposto a pagare al tavolo tramite QR code o app, ma il 40% lo farebbe solo a fronte di un servizio rapido. Anche in questo ambito, quindi, la velocità si conferma un elemento determinante.
Si osservano, però, anche differenze generazionali, con i più giovani che mostrano una maggiore apertura verso modalità quali i pagamenti in app, come nel caso di click & collect e del delivery, con il 24% nella fascia d’età 25-34, un dato che supera la media generale di 10 punti percentuali, e i pagamenti tramite kiosk, la cui media del 6% è surclassata dal 14% della fascia 18-24. Nonostante la crescita delle soluzioni digitali, il contatto umano rimane un pilastro nell’esperienza di pagamento. Il 61% degli italiani preferisce ancora pagare in cassa con un operatore, con una predilezione più marcata tra gli over 45. Al contrario, la fascia d’età 25-34 privilegia il self-checkout, che raggiunge il suo picco tra le generazioni coinvolte con il 46%.
La survey ha inoltre esplorato il potenziale dei programmi fedeltà collegati ai pagamenti digitali, in particolare, gli sconti risultano l’incentivo più efficace in assoluto, scelto dal 39% del totale e con un picco tra i 25-34enni (52%). Il cashback convince soprattutto la fascia 35-44 anni (36%), mentre la raccolta punti trova particolare riscontro tra i più giovani: il 37% dei 18-24enni la indica come incentivo, rispetto al 25% della media generale.