Anno 2020
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Ricerca Netcomm: la crisi sanitaria spinge l’e-commerce italiano
Nell’attuale scenario economico, di fatto, l’e-commerce è un canale vitale per numerose imprese italiane che proprio grazie all’on line riescono a continuare a svolgere le rispettive attività, ma, per alcuni settori come quello del Fashion and Lifestyle, la sfida si presenta particolarmente critica.
Dall’ultima indagine realizzata da Netcomm e condotta interpellando un campione composto da 150 aziende italiane, sono emersi alcuni aspetti che evidenziano come la pandemia in corso e, di conseguenza, i provvedimenti governativi stiano incidendo sul trend relativo agli acquisti off e on line.
Nel corso delle ultime settimane caratterizzate dall’emergenza Coronavirus, l’88% delle aziende operanti in quest’ultimo comparto ha dichiarato di aver registrato una flessione del fatturato, mentre per l’8% le vendite sono rimaste stabili e per il 4%, invece, sono cresciute: si tratta di un settore che on line vale 3,3 miliardi di euro nell’Abbigliamento e 1,7 miliardi di euro nell’Arredamento and Home Living. In linea generale, la pandemia è andata a impattare negativamente sulle imprese di servizi B-to-B, con il 69% delle aziende che ha dovuto subire una diminuzione del fatturato.
Ciò nonostante, il 77% delle imprese che vende on line nei diversi comparti ha dichiarato di aver acquisito nuovi clienti e ciò dimostra che la crisi attuale ha spinto diversi consumatori ad avvicinarsi per la prima volta agli acquisti on line per necessità, indotti dal lockdown. Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, ha così commentato i risultati dell’indagine: “La crescita a tripla cifra dell’e-commerce in queste settimane, con picchi importanti nell’alimentare e nell’approvvigionamento domestico, ha messo le aziende di fronte all’evidenza che il digitale non è più solo un’opzione, ma una strategia chiave per lo sviluppo del proprio business”.
Poi, Liscia ha aggiunto: “L’indagine mette in evidenza che la crisi ha portato diversi consumatori ad avvicinarsi per la prima volta agli acquisti on line, con il 77% delle aziende nei diversi settori che ha dichiarato di aver acquisito nuovi clienti. Il commercio digitale sta dimostrando di essere non più solo un accessorio, ma un servizio fondamentale per le imprese e per i cittadini. Nonostante la diminuzione delle vendite, infatti, l’81% delle aziende del Fashion and Lifestyle ha dichiarato che il canale digitale ha rappresentato un valido supporto nella gestione dell’emergenza Coronavirus”.
Infine, il Presidente di Netcomm ha tenuto a sottolineare: “Questo è il momento del cosiddetto unified commerce, che va oltre l’omnicanalità, mettendo al primo posto l’esperienza del cliente, abbattendo le barriere tra i canali e sfruttando una piattaforma comune”.