Anno 2019
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L’automazione digitale incrementale a supporto del retail
Tramite sia la Computer Vision basata su smartphone che la Realtà Aumentata, l’automazione incrementale rappresenta un modo rapido e a costo contenuto per trasformare digitalmente il retail, ottimizzando il servizio clienti e, al tempo stesso, riducendo i costi.
Ciò è quanto emerge da un recente studio realizzato da McKinsey, nel quale viene riportato che i tipici rivenditori di generi alimentari e gli ipermercati devono fare fronte a una pressione sui margini pari a circa 100-150 punti base, mentre i grandi magazzini e gli store di abbigliamento presentano una pressione sui margini due volte più alta. McKinsey sottolinea che “un programma di automazione completo può compensare in modo significativo questi venti contrari” e indica, come esempi, il gigante digitale Amazon Go e il colosso della vendita di generi alimentari Kroger Edge.
Kroger Edge sfrutta il Cloud e l’IoT per fornire prezzi dinamici dei prodotti freschi e interagisce con i clienti riducendo le emissioni di carbonio, ma tale approccio richiede un investimento di milioni di dollari in infrastrutture e in tecnologie come quella realizzata per Amazon Go, il quale già disponeva di un sito green-field, un vantaggio non alla portata degli operatori storici del retail.
Ed è in questo ambito che Scandit, società specializzata in innovazione digitale a supporto del retail, ha strutturato la propria offerta anche sulla possibilità di partecipare a una rivoluzione incrementale. Nel dettaglio, gli smartphone abilitati dalla Computer Vision rappresentano un’alternativa efficace, oltre che più economica. L’utilizzo del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) e dell’Augmented Reality (AR), per esempio, sono parte integrante di un approccio incrementale che sta già automatizzando le attività lungo l’intera catena di fornitura tramite l’upskilling, invece di sostituire i lavoratori del comparto retail.
Al fine di usufruire dei vantaggi offerti dall’automazione digitale, per Scandit, i retailer non sono obbligati a smantellare le infrastrutture dei punti vendita e ad arrestare le operazioni installando telecamere, bilance, scaffali elettronici, robot in corridoio e altri oggetti sensoriali nei propri store. Al contrario, essi possono fornire allo staff smartphone e App di uso quotidiano per interagire con i codici a barre sui prodotti, per accedere in real time a importanti informazioni come i livelli delle scorte di magazzino, le date di consegna e la verifica dei prezzi dal sistema ERP o da altre fonti di dati.
Lo staff così equipaggiato a livello digitale viene messo in grado di fare inventari rapidi, ottimizzare gli scaffali, consigliare i clienti e altro ancora. Oltre a ciò, l’introduzione della scansione mobile offre una ricca molteplicità di opportunità dirette a reingegnerizzare i processi e ad accrescere l’efficienza lungo tutta la supply chain. Grazie a tali strumenti digitali, quindi, non soltanto la gestione dell’inventario e il prelievo delle scorte diventano operazioni semplici e rapide, dato che i personale del punto vendita può trovare gli articoli contrassegnati o leggere gli aggiornamenti che riguardano i prodotti tramite un’unica scansione.