Anno 2019
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L’App Too Good To Go approda in Italia per contrastare lo spreco alimentare
È per contrastare lo spreco alimentare che, anche in Italia, arriva l’App Too Good To Go. L’App, realizzata in Danimarca, nel 2015, è già attiva in altri 9 Paesi europei e, attualmente, annoverando più di 8 milioni di utenti, si attesta tra le prime posizioni negli App Store e Google Play di tutto il vecchio continente.
Nel dettaglio, Too Good To Go consente a bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati e hotel di recuperare e di vendere on line, a prezzi ribassati, il cibo rimasto invenduto “troppo buono per essere buttato”. Per quanto riguarda il funzionamento, sia i ristoratori che i commercianti di prodotti freschi iscritti all’App possono mettere in vendita le Magic Box, “bag” con una selezione a sorpresa di numerosi prodotti e piatti freschi restati invenduti alla fine della giornata e che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo.
Con un semplice tap impreso sull’applicazione, i consumatori possono acquistare pasti di gran qualità a prezzi minimi compresi tra i 2 e i 6 euro e impegnandosi, allo stesso tempo, sia nella lotta agli sprechi alimentari che nella tutela dell’ambiente, dato che ogni singola Magic Box acquistata permette di evitare l’emissione di 2 chili di Co2. È sufficiente geolocalizzarsi e cercare i locali aderenti, ordinare la Magic Box, pagarla tramite l’App predisposta e passare a ritirarla nella fascia oraria indicata.
Eugenio Sapora, Country Manager di Too Good To Go per l’Italia, afferma: “Il nostro obiettivo è creare la più grande rete antispreco in Italia: ad oggi, sono state oltre 11 milioni le Magic Box acquistate in Europa, il che ha permesso a livello ambientale di evitare l’emissione di più di quasi 23 milioni di tonnellate di Co2”.
A sua volta, è Alfio Fontana, Responsabile CSR Carrefour Italia, a sottolineare: “La proposta di soluzioni pratiche come l’App Too Good To Go consente di accelerare il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dello spreco alimentare, esigenza non soltanto sociale, ma anche ambientale”.