GS1 Italy: cresce l’uso dell’Electronic Data Interchange (EDI) nel comparto del largo consumo

Dalla nuova edizione del “Monitoraggio dell’uso dell’EDI nel largo consumo in Italia”, realizzata da GS1 Italy in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano, emerge che, nel 2017, i messaggi scambiati elettronicamente tra le imprese del mass market sono cresciuti del +16% rispetto al 2016, arrivando a quota 48,5 milioni.

Nel dettaglio, il 48,1% dei documenti (23,37 milioni) sono stati scambiati all’interno dell’ecosistema Euritmo, la soluzione web-EDI sviluppata da GS1 Italy per permettere al largo consumo italiano di scambiare ordini, conferme d’ordine, fatture, avvisi di spedizione e, pertanto, di gestire e tracciare le consegne sia con la massima sicurezza dei messaggi che con la piena compatibilità con l’EDI tradizionale.

In particolare, è nel 2017 che il ricorso a Euritmo ha evidenziato rilevanti tassi di crescita: infatti, sono state 13.678 le relazioni interne all’ecosistema Euritmo rilevate, pari al +19% rispetto all’anno precedente. Di queste, quasi 10.000 sono state relative allo scambio di un solo documento: nel 67% dei casi, si tratta di una fattura e nel restante 33%, soprattutto, di ordini e di avvisi di spedizione.

Massimo Bolchini, Standard Development Director di GS1 Italy, dichiara: “Per dispiegare tutti i vantaggi dei processi collaborativi è importante che aumenti la massa critica delle imprese che adottano l’EDI. L’imminente obbligo della fatturazione elettronica tra le imprese potrà costituire un volano importante anche per accelerare la dematerializzazione dei processi legati al ciclo ordine-consegna-fattura”.

Inoltre, Bolchini sottolinea: “Nella società digitale, sviluppare una cultura dell’informazione è sempre più un asset strategico. È una grande sfida per tutto il sistema delle imprese del largo consumo e che GS1 Italy ha fatto propria per supportarle nel loro cammino”.

La diffusione dello standard EDI all’interno del comparto distributivo italiano, presso aziende caratterizzate da un costante interscambio di dati/documenti, dalle aziende periferiche a quelle centrali, sta generando un effetto a cascata su altre imprese della filiera, incluse quelle attive nell’Ho.Re.Ca. e nel food service, il cosiddetto “canale lungo”.