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Nel 2023 il 46% degli italiani ha ricevuto acquisti online danneggiati
Secondo una ricerca a livello europeo realizzata dalla società demoscopica britannica OnePoll per DS Smith, azienda leader nella fornitura di imballaggi in cartone ondulato, nel 2023 ben il 46% del campione ha dichiarato di avere ricevuto consegne con il packaging danneggiato.
I dati dell’indagine mostrano che quasi tre quarti degli italiani (74%) effettuano acquisti online almeno una volta al mese, con un significativo 28% che fa acquisti almeno una volta alla settimana. Grandi volumi di acquisti comportano altrettante spedizioni e con esse la probabilità che si verifichino danni in transito. Il 53% dei beni che hanno subito danni ha un valore compreso tra 21 e 100 euro e il 5% supera i 200 euro; si sono anche registrate occasioni, nell’1% dei casi, in cui il valore del bene danneggiato superava i 1.000 euro. La percentuale è piccola, ma DS Smith stima che nel solo mese di novembre sono stati restituiti oltre 16 milioni di pacchetti danneggiati, mostrando come il dato assoluto (160mila pacchetti) sia tutt’altro che trascurabile.
La ricerca di OnePoll ha inoltre mostrato che il 44% degli italiani ritiene corrieri e spedizionieri responsabili dei danni riportati dalle loro consegne, con un 18% che ascrive la responsabilità ai commercianti e un 19% che chiama in causa i produttori del packaging. “Le consegne danneggiate rappresentano una perdita per tutti i soggetti coinvolti – dichiara Magnus Renman, group R&D director di DS Smith – gli acquirenti si sentono frustrati e i rivenditori devono affrontare la difficoltà di gestire i resi. Stiamo effettuando test di impatto e implementando tecnologie di tracciamento per capire che cosa succede effettivamente ai pacchi nel loro viaggio verso le nostre case. Ricreiamo quelle condizioni in laboratorio in modo da poter mettere alla prova l'imballaggio e quindi fare tutto il possibile per proteggere il prodotto all'interno”.
I team di innovazione, ricerca e sviluppo di DS Smith utilizzano avanzate tecnologie di impact testing sugli imballaggi che contengono gli articoli più fragili. Le condizioni di test ricreano i diversi passaggi nella catena di fornitura e valutano le sollecitazioni di caduta, impatto, scuotimento, schiacciamento e urto, riassunte per brevità nell’acronimo inglese Discs. Questo consente di misurare le sollecitazioni alle quali l’imballaggio può resistere, in modo da creare nuovi design per proteggere meglio i prodotti confezionati.
Per prodotti fragili quali bicchieri, bottiglie e oggetti di ceramica, il test di caduta si è rivelato fondamentale per sviluppare imballaggi migliori. I prodotti devono resistere a 17 cadute consecutive prima di essere considerati sufficientemente protettivi per essere utilizzati. Ogni caduta consente agli esperti di esaminare i punti sulla scatola che necessitano di rinforzi per sopravvivere al viaggio fino alla porta di casa del cliente.