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E-commerce vs negozio fisico: i trend della spesa secondo GS1 Italy
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Secondo la sedicesima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, gli oltre 102mila prodotti monitorati sulle piattaforme e-commerce delle catene della Gdo e su Amazon nell’anno finito a giugno 2024 hanno realizzato 1,2 miliardi di euro di vendite contro i 47,7 miliardi di euro incassati nei supermercati e negli ipermercati fisici.
Se l’assortimento proposto sul web presenta un’incidenza numerica delle referenze simile a quella rilevata nei negozi fisici, invece il valore del carrello online in alcuni casi si differenzia notevolmente, per effetto del peso di scelte d’acquisto differenti e più eterogenee. In particolare nei prodotti del paniere rich-in (ricchi in proteine o fibre) e in quelli per chi soffre di intolleranze alimentari (senza lattosio o gluten free) il giro d’affari sviluppato online raggiunge una quota maggiore del 28% rispetto a quella degli incassi realizzati in supermercati e ipermercati fisici. Su una percentuale analoga (27%) si collocano le referenze legate ai lifestyle (biologiche o vegane) e quelle collocate nell’area della Corporate Social Responsibility (Csr), come i prodotti certificati Fsc o Sustainable Cleaning.
Indice leggermente sopra media (+3%) anche per i prodotti che richiamano l’italianità, in particolare per i Dop, a conferma di come l’e-commerce possa essere un canale importante per tutte le realtà che vogliono commercializzare prodotti legati al territorio e alla tradizione. Nell’area del free from l’e-commerce ha un indice di allocazione lievemente sotto media (99%) con alcune eccezioni, come i prodotti presentati come privi di aspartame o con assenza/limitata presenza di pesticidi o di residui. Tra gli ingredienti benefici l’e-commerce mostra il maggior indice di penetrazione tra i superfood (indice di allocazione 134%), le spezie (133%) e i dolcificanti (127%), in virtù della sua capacità di diffondere e intercettare i fenomeni di consumo più trendy.