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Assistenti vocali: il 69% dei consumatori esprime timori per la propria privacy
Selligent Marketing Cloud, player specializzato nella marketing automation B-to-C, ha diffuso i risultati del suo Osservatorio Globale sulle abitudini dei consumatori, realizzato interpellando 5.000 consumatori in tutto il mondo per indagare sia i loro comportamenti che le loro aspettative nelle interazioni con i brand.
In particolare, emerge che il 69% dei consumatori trova “inquietante” ricevere annunci basati sui dati raccolti tramite conversazioni captate, senza espresso coinvolgimento, dagli assistenti vocali come Siri di Apple, Alexa di Amazon e Google Home. Tale dato scende al 50% in Italia: nel nostro Paese, infatti, è proprio su questo versante che pare esserci meno preoccupazione (o, forse, minor consapevolezza) rispetto alle altre nazioni. In Italia come in altri Paesi, 1 persona interpellata su 2 dichiara di temere che gli assistenti vocali ascoltino le proprie conversazioni senza consenso. Inoltre, più è giovane il consumatore e più è incline a credere di essere ascoltato a propria insaputa: tale dato va dal 58% per la cosiddetta Gen Z (18-24 anni) al 36% per i Baby Boomer (55-75 anni).
Nonostante il fattore “inquietante”, il 45% degli intervistati a livello mondiale dichiara di utilizzare gli assistenti vocali e il 41% di aver ridotto l’utilizzo dei social media per questioni attinenti alla privacy, mentre la maggioranza (pari al 59%) afferma di non averlo fatto. Il 32% ha abbandonato almeno una piattaforma social nel corso degli ultimi 12 mesi per problemi di privacy: in particolare, è Facebook ad attestarsi al top alla “lista nera”, con il 40% di abbandoni dichiarati dal campione interpellato.
Niki Hall, Chief Marketing Officer di Selligent Marketing Cloud, dichiara: “Creare una relazione di fiducia con i consumatori e costruire la loro fedeltà a lungo termine è l’obiettivo primario di chi si occupa di marketing. Oggi, i consumatori sono più che mai connessi e, anche per questo, si aspettano un elevato livello di personalizzazione e immediatezza nelle loro interazioni con i brand. Ma, poiché sono anche preoccupati dal fatto che i loro dati possano essere utilizzati in modi che non condividono, i brand devono saper sviluppare una strategia in grado di garantire il giusto equilibrio, creando valore e personalizzazione per il consumatore, senza essere però troppo invadenti. Per farlo con efficacia, le aziende hanno bisogno di una piattaforma smart in grado di fornire una panoramica completa sul cliente. Avere piena visibilità su tutti i touchpoint con i consumatori consente ai brand di offrire customer experience di qualità e valore duraturo”.
Gian Musolino, Country Manager di Selligent Marketing Cloud Italia, aggiunge: “Oggi, i consumatori sono più esigenti che mai e le loro aspettative non sono mai state così elevate. Per rispondere alle richieste dei loro clienti, i brand non possono prescindere dal dotarsi di una piattaforma in grado di garantire una panoramica completa sul consumatore: è l’unico modo per offrire esperienze di qualità superiore, in grado di generare valore a lungo termine”.