Family Nation presenta il suo primo report di sostenibilità

Family Nation, shop online che da 10 anni seleziona e propone una collezione dei migliori brand per bambini e premaman provenienti da tutto il mondo, diventato lo scorso anno anche “società benefit”, ha presentato il suo primo report di sostenibilità, simbolo dell’impegno nei confronti di ambiente, dipendenti e consumatori.

L’azienda nel 2022 ha dato inizio a una campagna di riforestazione in Guatemala per la compensazione della CO2 e ha piantato 139 alberi tra avocado, lime, cedro e caoba che hanno compensato oltre 78mila kg di CO2, corrispondenti a 270mila km percorsi da una macchina di medie dimensioni, poco meno di 7 giri intorno al pianeta.

“Abbiamo scelto ZeroCO2 come partner per la nostra campagna di riforestazione perché è un’azienda B Corp che lavora insieme e per le persone che vivono nelle zone in cui avviene la riforestazione – spiega Emilia Mugnai, ceo di Family Nation – in modo che questa generi un impatto umano, oltre che ambientale. I nostri alberi sono stati adottati dalle comunità di contadini in Guatemala e contribuiscono alle loro attività economiche, spesso a carattere familiare”.

In tutto il 2022 i collaboratori di Family Nation hanno usufruito di quasi 3mila giorni di smart working, che significa in media che ogni persona ha goduto di quasi 60 giorni di lavoro da casa per un risparmio stimato di circa 3mila viaggi in un anno (tra auto, bus, treno ecc.), equivalente a circa 18mila kg di CO2.

Family Nation vanta inoltre un tasso di resi tra i più bassi dell’industry: soltanto il 3,5% degli ordini. “Questo dato deriva innanzitutto dal fatto che scegliamo prodotti di qualità e dal tempo che mettiamo nel produrre descrizioni accurate e corrette, corredate di foto dettagliate – prosegue Emilia Mugnai – abbiamo però anche analizzato le nostre procedure per limitare l’incidenza dei resi e aggiustando i prodotti danneggiati e dandogli nuova vita assieme all’associazione Ong Mani Tese”.

Negli anni Family Nation ha tenuto in grande considerazione l’impatto dello smaltimento dei rifiuti generati dal packaging. Per questo, dal 2020 in azienda non si utilizzano più riempitivi di plastica nei pacchi e dal 2021 il nastro per sigillare i pacchi, a base di carta e colla biodegradabile, è completamente plastic free.