Casaleggio Associati ha recentemente presentato il nuovo report "I partner delle aziende e-commerce", realizzato in collaborazione con 4eCom, con l’obbiettivo di descrivere lo stato dell’arte del mercato delle soluzioni e dei servizi per le aziende del commercio online.
Gli oltre 500 servizi per l’e-commerce analizzati sono stati suddivisi in nove diverse categorie, che compongono le aree di questa ricerca: piattaforme online, partner tecnologici, servizi di marketing, advertising, sistemi di pagamento, logistica e spedizione, Crm e customer service, gestione del catalogo e marketplace, con uno sguardo particolare alle tecnologie emergenti e all’impatto dell’AI nel contesto dell’e-commerce.
Nell’ascolto del mercato sia dalla parte degli esercenti sia dalla parte dei fornitori di servizi emergono dei punti cardine condivisi. Uno di questi è il momento di scelta di nuovi servizi da sostituire o integrare al service stack posseduto. I principali momenti di scelta sono legati al primo ingresso nel mondo dell’e-commerce, al superamento di soglie di fatturato (la soglia del milione di euro spinge molti a cambiare radicalmente l’assetto di servizi utilizzato), la decisione di iniziare a vendere all’estero, l’evoluzione del modello di business verso il marketplace e infine, ma non per importanza, il doversi confrontare con interruzioni del servizio (in particolare post Black Friday).
La soddisfazione per i servizi non supera in nessun caso i tre quarti degli operatori, lasciando spazio a nuovi ingressi. Tra i servizi dove gli operatori sono più restii a cambiare ci sono i pagamenti (76% di soddisfazione media), la piattaforma e-commerce utilizzata (70%) e i partner tecnologici (65%). L’insoddisfazione degli esercenti è invece più marcata ovviamente nelle tecnologie di frontiera (22%), dove è normale che ci sia un continuo processo di sperimentazione, e nei servizi di marketing (16%), per poter raggiungere il proprio target di clienti.
Indagando su quali siano in particolare i nomi dei tre servizi per i quali gli esercenti sono più soddisfatti le risposte sono state molto diversificate tra di loro, con l’eccezione di alcuni servizi citati ripetutamente da parte degli e-commerce manager. I veri game changer, tuttavia, non sempre sono già conosciuti da parte di tutti e tra i servizi citati sono presenti numerose soluzioni SaaS plug and play che possono essere testati in tempi brevi sul proprio store.
Quasi tutti gli operatori prevedono di investire in nuovi servizi nei prossimi 12 mesi, tra cui piattaforme e-commerce (70%), advertising (69%) e marketing (68%). Valutando le motivazioni degli esercenti per cercare nuovi fornitori emerge la necessità di una innovazione continua (nuovi servizi/funzionalità citata dal 69% degli esercenti), ma anche il superamento di problematiche con i servizi attualmente utilizzati come problemi o limiti tecnici (42%), riduzione dei costi (36%), scarsa assistenza (25%) e peggioramento del servizio (11%).