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Inflead: i brand beauty guidano l’influencer marketing italiano
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Inflead, piattaforma di influencer marketing intelligence, ha pubblicato il nuovo report “Marketing Routine: strategie di influencer marketing dei brand beauty”, uno studio approfondito che fotografa il comportamento dei principali brand italiani del settore della bellezza su Instagram nel periodo compreso tra marzo 2024 e febbraio 2025.
Basato sull’analisi di oltre 40mila contenuti tra post e stories, relativi a 30 marchi leader ed emergenti del settore, dal report emerge come le brand mentions spontanee rappresentino oltre il 75% dei post e oltre l’80% delle stories analizzate, segnalando la continua centralità del word-of-mouth organico nella costruzione della brand awareness. In tema di sponsorizzazioni, invece, stories risultano più frequenti dei post, a conferma della preferenza crescente dei brand per formati veloci, immediati e ad alto tasso di interazione.
Parlando di community, quelle dei micro e macro influencer restano le più strategiche, distinguendosi sia per volumi di pubblicazione sia per capacità di generare engagement rilevante. I nano influencer mantengono un ruolo importante nelle menzioni spontanee, ma il loro coinvolgimento nelle attività sponsorizzate dirette si conferma limitato. I global influencer risultano invece marginali nelle campagne beauty italiane.
Tra i brand analizzati, L’Oréal Paris domina il panorama italiano, con oltre 340 collaborazioni attive e una reach media superiore ai 520mila utenti per post. Garnier Italia e Maybelline New York confermano la loro efficacia combinando alti volumi di attività con ottimi livelli di engagement ed efficienza. Tra i brand emergenti, si distinguono Rare Beauty, che raggiunge un tasso di efficienza record del 35,3%, e My7days.it, con un’efficienza del 33,1%, dimostrando che anche un numero contenuto di collaborazioni può portare a risultati di altissimo impatto.
In media, un brand beauty italiano collabora con 67,2 creator all’anno, mentre i creator, a loro volta, lavorano mediamente con 1,8 brand; i macro influencer si confermano i più attivi, arrivando a collaborare mediamente con 2 brand. Un dato particolarmente interessante riguarda la crescente integrazione del product seeding nelle strategie di marketing. L’invio di prodotti ai creator senza obbligo di pubblicazione stimola la produzione di contenuti autentici e spontanei e, infatti, il rapporto tra stories gifting e stories sponsorizzate risulta essere doppio rispetto ai post. Brand leader come Huda Beauty e L’Oréal Paris dedicano circa il 20% delle loro campagne a questa leva strategica.