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Zebra: per il retail il 2024 sarà un anno di grande evoluzione hi-tech
Gli eventi mondiali che si sono susseguiti negli ultimi anni hanno avuto un impatto considerevole sullo sviluppo del settore della vendita al dettaglio, la cui evoluzione è stata caratterizzata dalla crescente diffusione di soluzioni digitali in grado di supportare i retailer nell’affrontare sfide senza precedenti. Per comprendere meglio come evolverà nei prossimi mesi questo comparto insieme alle tecnologie più avanzate abbiamo coinvolto Enzo Tumminaro, country manager Italia di Zebra Technologies, fornitore leader di soluzioni digitali che consentono alle aziende di collegare in modo intelligente dati, risorse e persone.
Le soluzioni digitali hanno sicuramente supportato la transizione del retail verso l'omnicanalità: quali tecnologie saranno protagoniste quest’anno lungo tutta la supply chain?
“Quest’anno i centri di distribuzione diventeranno sempre più estesi: sarà necessario avere una visione più versatile dei punti vendita e dei magazzini, in cui si sovrappongono le capacità di distribuzione dell’e-commerce e di approvvigionamento dei negozi. Inoltre, i partner in ambito retail e logistica dovranno ottimizzare la logistica inversa per migliorare l’efficienza e le performance commerciali per la gestione di resi inevitabili. Nel settore della vendita al dettaglio, l’identificazione a radiofrequenza (Rfid) è presente da anni, ma l’evoluzione tecnologica delle etichette per quanto concerne le loro dimensioni e i loro costi, oltre al fatto che i tag sono più facilmente stampabili, sta dando vita a nuovi casi d’uso ad alto valore. Inoltre, le esigenze dei principali retailer globali stanno promuovendo i processi di etichettatura alla fonte in molti segmenti e categorie. La tecnologia Rfid può ridurre il tempo necessario per gestire il magazzino, aumentando la visibilità dei prodotti e la comprensione delle differenze inventariali. Nel 2024 assisteremo al passaggio da rapporti basati sulle eccezioni (Ebr) ad azioni più concrete. I retailer devono saper collegare le informazioni operative a quelle sulle differenze inventariali per poter prendere decisioni attraverso analisi più intelligenti, che non dovranno solo identificare eccezioni, ma anche prescrivere azioni e connettersi agli strumenti di gestione delle risorse umane”.
Oggi i canali online e offline determinano insieme l’esperienza di un consumatore divenuto sempre più tecnologico ed esigente. Quali sono le principali soluzioni digitali in grado di aiutare i retailer a garantire un customer journey di elevato livello in ogni touchpoint?
“Secondo il nostro sedicesimo Annual Global Shopper Study, l’85% dei consumatori in ambito retail dichiara di essere soddisfatto della propria esperienza nel punto vendita, un dato in aumento del 9% rispetto al 2022. Inoltre, il 78% degli acquirenti afferma di preferire un’esperienza d’acquisto senza interruzione in negozio e online, ponendo sfide sempre maggiori per i retailer. È ormai chiaro che quest’anno l’efficienza, la flessibilità e la resilienza saranno sempre più importanti per avere successo, così come diventeranno la normalità a lungo termine. A questi aspetti si aggiungono una visibilità del magazzino in tempo reale e un sistema moderno di evasione nei negozi, fondamentali per semplificare e gestire al meglio le attività di evasione degli ordini. I retailer valuteranno l’implementazione dell’AI generativa per creare e gestire dati tra i vari ambiti, integrando la generazione di testi, immagini, musica e video in modo coerente. Il supporto dell’intelligenza artificiale generativa potrà essere un grande vantaggio sia per le imprese sia per i loro clienti. Inizieremo a vedere casse intelligenti dotate di tecnologie in grado di riconoscere i prodotti, mostrare il carrello, fornire l’importo totale dovuto e applicare sconti fedeltà e promozioni, nonché identificare i consumatori e gestire i pagamenti. Nonostante queste innovazioni non saranno ancora largamente diffuse nel 2024, ci sono funzionalità che i rivenditori possono già adottare, tra cui il pagamento contactless e il self-checkout. Infatti, secondo il nostro ultimo Global Shopper Study, 9 consumatori su 10 considerano queste tecnologie altamente desiderabili. I negozi stanno vivendo una grande evoluzione: non soltanto punti vendita, ma anche centri per il click and collect, per la gestione del magazzino, per il clienteling e per lo smart checkout”.
Quanto sarà importante il ruolo degli addetti alle vendite negli store fisici e quali sono gli strumenti tecnologici più utili a loro supporto per incrementare le prestazioni nella creazione di un'esperienza del cliente sempre più personalizzata?
“Il nostro recente Global Shopper Study ha fornito importanti informazioni anche sulle attitudini e sulle preferenze degli assistenti alla vendita. Quasi l’85% degli operatori concorda sul fatto che disporre della tecnologia più recente è fondamentale per servire al meglio i clienti, oltre a sentirsi maggiormente valorizzati dal loro datore di lavoro. Le analisi della forza lavoro sono strumenti e processi che aiutano a ottimizzare la pianificazione, la conformità, la ricerca, la formazione, la gestione delle prestazioni e la contabilità. Che si tratti di Excel o di supporti cartacei, tutti i retailer utilizzano qualche tipo di sistema per gestire questa funzione. I sistemi più moderni si servono dell’intelligenza artificiale per semplificare i flussi di lavoro nei negozi, con funzionalità che permettono di dare priorità alle diverse attività in tempo reale. Infatti, quasi l’80% dei lavoratori nel settore della vendita al dettaglio preferisce ricevere automaticamente i compiti per gestire la propria giornata piuttosto che doverli programmare autonomamente”.
In quale direzione andrà il retail in termini di sostenibilità ambientale e quali saranno le tecnologie più importanti a supporto di questa transizione?
“C’è una crescente consapevolezza e aspettativa che i retailer contribuiscano attivamente agli sforzi globali per la sostenibilità. Ad esempio, diversi brand di moda collaborano con influencer per promuovere il riciclo e il riutilizzo dei capi, mentre i rivenditori del food incoraggiano i clienti a utilizzare i propri contenitori alimentari ricaricabili. Certamente è necessaria una migliore gestione del magazzino per evitare il sovrastoccaggio, che può causare inutili sprechi. Inoltre, per ridurre i resi nella moda, potranno essere implementati sistemi per provare i vestiti con la realtà aumentata, oltre a creare modalità per riutilizzarli e riciclarli”.