Anno 2019
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Visual Communication nel retail: il tessuto arreda lo store in ottica green
Dai grandi shopping center fino ai proximity store, emerge un aumento degli investimenti diretti al rispetto ambientale, un’esigenza diventata parte integrante anche delle strategie di comunicazione dei retailer. Nell’attuale scenario, sono sempre più numerosi gli interventi che i player del settore GDO e i retailer stanno predisponendo per offrire ai consumatori una shopping experience di tipo green.
Una delle nuove leve consiste nel ricorso al tessuto per la comunicazione in-store che consente la totale riciclabilità del prodotto, in questo modo, fornendo ai brand una soluzione che va ad adattarsi esattamente alle rispettive necessità di sostenibilità e senza impattare sui costi. Di fatto, il tessuto presenta molteplici vantaggi rispetto ai classici PVC, tra i quali spicca la possibilità di essere trasformato in filato e re-immesso nel mercato come nuovo prodotto.
Alberto Masserdotti, CEO dell’omonimo Gruppo attivo nella Digital Decoration, dichiara: “Nell’era dello shopping on line, i punti vendita hanno acquisito un ruolo diverso, ma altrettanto importante nella customer journey. Da qui, la sensibilità sempre più diffusa a creare spazi coinvolgenti che sappiamo accogliere l’utente, offrendo un’esperienza emozionale capace di trasferire i valori della marca. Grazie all’utilizzo di tecnologie di stampa digitale, gli store hanno assunto la valenza di media, parlando al consumatore attraverso vetrine, pareti e arredi che possono essere vestiti e personalizzati con messaggi e grafiche facilmente intercambiabili”.
Gruppo Masserdotti, partner industriale per progetti di Visual Communication presso i punti vendita, risponde alle emergenti esigenze di sostenibilità ambientale, puntando sul tessuto stampato con inchiostri ecologici base acqua. Tale lavorazione, interamente inodore e realizzata con tecnologie di ultima generazione, viene presentata come ideale per allestimenti soft signage anche all’interno degli store, presentando vantaggi anche in termini di sostenibilità finanziaria.
Inoltre, immagini di altissima qualità possono essere riprodotte in elevati volumi per grandi commesse su varie tipologie di tessuto garantendo continuità cromatica, particolarmente richiesta da insegne e catene con store dislocati non soltanto in Italia, ma anche in tutta Europa. Per queste specifiche realtà, il Total Cost of Ownership riferito all’utilizzo del tessuto vede un importante risparmio proveniente dall’ottimizzazione degli imballaggi e di tutta la logistica, grazie alla possibilità di piegare agevolmente il materiale in modo da ridurne l’ingombro.
Alberto Masserdotti aggiunge: “La stampa sublimatica su tessuto permette di gestire l’imballaggio con scatole di cartone che, a differenza delle soluzioni tubolari usate per supporti come i classici banner o i pannelli in forex, occupano meno spazio, sono più leggere e non prevedono l’impiego di plastica, enfatizzando l’anima green del tessuto. La sostenibilità di queste applicazioni deriva anche dal fatto che il risparmio per pack, trasporto e stoccaggio può essere reinvestito per sostenere i costi di riciclo e re-immissione del materiale sul mercato a impatto zero”.