Anno 2019
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Sempre meno contanti alle casse: in Italia, crescono i pagamenti digitali
Dal recente sondaggio “Negozi e strumenti di pagamento, oggi e domani” lanciato dall’Unione Nazionale Consumatori sia sul sito Consumatori.it che sui rispettivi canali social e realizzato in collaborazione con Agos, emerge che alle casse del retail italiano i consumatori pagano sempre meno con denaro contante e ricorrono agli strumenti di digital payment.
Nel dettaglio, postazioni per acquisto e pagamento in autonomia senza l’intervento dell’addetto alle vendite (59% delle risposte), vantaggi dedicati al cliente fedele (45%), possibilità di ordinare on line e ritirare in negozio (41%): sono queste le preferenze espresse dai consumatori rispetto agli attuali canali di vendita. Per quanto attiene agli strumenti di pagamento del futuro, a conquistare il podio sono la gratuità del servizio (79% delle risposte), la trasparenza e la chiarezza insieme a un servizio clienti affidabile ed efficiente (a pari merito con il 44% delle preferenze).
In particolare, la metà dei consumatori dichiara di utilizzare i contanti per pagare quotidianamente, mentre 48 persone su 100 usano carte di credito e bancomat. Alla domanda “Da cosa dipende la tua scelta di pagamento?”, al primo posto si attesta l’importo della spesa (59% delle preferenze), seguito dalla sicurezza dello strumento (42%) e, con quasi il 40%, dalla tipologia di acquisto che si intende effettuare. In merito ai servizi della carta ritenuti più vantaggiosi, spiccano le notifiche riferite alle spese effettuate e l’assenza di canone, rispettivamente, con il 66% e il 64% delle preferenze.
Massimiliano Dona, Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commenta: “Il sondaggio, seppure non abbia valore statistico e intenda semplicemente fotografare il sentiment degli utenti, ha avuto un significativo riscontro (oltre 800 risposte), a dimostrazione di come si tratti di un tema di grande attualità e interesse. D’altro canto, canali di vendita e strumenti di pagamento stanno attraversando un momento di importante evoluzione, basti pensare alla moneta elettronica o anche a modalità più evolute come, solo per citarne alcune, la criptovaluta di Facebook, Apple Pay e la possibilità di fare transazioni con WhatsApp”.
Flavio Salvischiani, Vice Direttore Generale di Agos, dichiara: “Il percorso di crescita delle carte è lento, ma costante, come dimostrano i dati recentemente presentati nell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payment di Assofin, Nomisma Crif e GfK: dal 2012 al 2018, infatti, siamo passati da 130 miliardi a 230 miliardi di transato carta, anche se restiamo all’ultimo posto in Europa come diffusione di questo strumento. I risultati del sondaggio evidenziano comunque l’orientamento futuro dei clienti, proiettati verso i nuovi strumenti di pagamento ai quali si chiede, oltre alla convenienza che resta l’elemento principale, di essere trasparenti, chiari e supportati da un servizio clienti affidabile e comodo”.