QR code e innovazione digitale in crescita

La recente ricerca “Distribuzione geografica dell’interesse nei QR code”, realizzata da AmonCode Software House, evidenzia un nuovo trend di crescita per la diffusione dei QR code.

Come sottolineato dagli autori del report, ancora oggi, in molti sono scettici su un possibile ritorno dei QR code sul mercato dopo gli scarsi risultati e dopo l’applicazione impropria della tecnologia degli anni scorsi, ma, ciò nonostante, la tendenza è in aumento crescendo sembra che sempre più aziende ci credano di nuovo. Sul versante della diffusione del QR code, a livello internazionale e tra tutte le 62 aree geografiche esaminate dal report, le prime cinque postazioni risultano occupate dai Paesi asiatici: nell’ordine, si tratta di Hong Kong, Taiwan, Singapore, Cina e Malesia.

Per quanto riguarda il nostro Paese, a livello mondiale, l’Italia si colloca al diciannovesimo posto e, in Europa, al settimo posto. Da tale statistica, emerge chiaramente che il nostro Paese, malgrado non si attesti ai primi posti, comunque, non si trova nemmeno in coda e, soprattutto, si sta avvicinando (step by step) ai Paesi leader che si dotano di tecnologie innovative. AmonCode Software House, nel corso degli ultimi anni, ha raccolto e analizzato una cospicua quantità di dati e, sulla base dell’aggregazione e conseguente analisi di essi, indica come, anche a livello italiano, si presenta la distribuzione dell’interesse verso la tecnologia QR divisa per aree geografiche: nel dettaglio, tra le regioni più dinamiche, spiccano Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, seguite da Piemonte, Toscana, Campania e Puglia.

Quindi, il report dimostra un elevato livello di prontezza nei confronti dell’innovazione digitale nelle imprese del Nord Italia e, al tempo stesso, rivela anche come l’atteggiamento positivo sia verso l’innovazione che verso i QR code, di fatto, sia condiviso anche con le regioni del Centro e del Sud d’Italia. In particolare, viene sottolineato come territori particolarmente impegnati nella promozione del mercato alimentare, quali Campania e Puglia, riescano a posizionarsi sugli stessi livelli delle regioni con più marcato orientamento verso la tecnologia come Lombardia ed Emilia-Romagna.