Anno 2018
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Checkpoint Systems lancia R-Turn Tag per contrastare il wardrobing (reso fraudolento)
Nel comparto del retail, i resi totali hanno raggiunto i 642,6 miliardi di dollari all’anno, valore che colloca il fenomeno al ventunesimo posto tra i principali ranking economici mondiali. Tra le cause di tale fenomeno, si segnala anche il trend crescente del wardrobing, che consiste nell’acquistare un prodotto, utilizzarlo e, in seguito, restituirlo.
Per reagire a tale trend negativo, Checkpoint Systems ha lanciato sul mercato la nuova generazione di R-Turn Tag, la solution diretta a contrastare la criticità del wardrobing, progettata, quindi, per permettere ai retailer di ridurre il numero dei resi fraudolenti. Nel dettaglio, il wardrobing è diventato una delle principali criticità per i retailer del settore abbigliamento, dal momento che la categoria dei cosiddetti acquirenti compulsivi (spesso, caratterizzata da uno scarso potere di acquisto) è solita ricercare un cambio di look addirittura ogni settimana.
In particolare, il 64,5% dei retailer ha dichiarato di essersi imbattuto in clienti che hanno utilizzato il prodotto soltanto una volta per, poi, restituirlo e chiederne il rimborso, con addirittura molti wardrober stagionali che riconsegnano anche 20 prodotti all’anno. Inoltre, questa cifra aumenta quanto più il cliente è sicuro che il punto vendita non rifiuterà la merce indietro.
Esattamente come i classici taccheggiatori, molti wardrober condividono tra loro informazioni su come e dove è più facile praticare il wardrobing, accrescendo il problema per i retailer. Oltre a ciò, per ogni articolo acquistato on line o presso il negozio con l’unico obiettivo di poterlo restituire in un secondo momento, di fatto, aumenta anche il rischio per il retailer di esaurire le scorte a magazzino. Va da sé che i prodotti acquistati on line e poi restituiti presso lo store creano anche un serio problema di logistica.
Per quanto riguarda R-Turn Tag, si tratta di una semplice etichetta che può essere personalizzata con il marchio del retailer e applicabile agli articoli presenti in negozio. L’etichetta resta applicata fino al momento in cui il cliente non indossa la merce, rimuovendola una volta giunto a casa. Il meccanismo di chiusura di cui è composta si rompe manualmente con poche e facili torsioni, senza dover ricorre a utensili aggiuntivi.
Irene Fernandez, Product Management Europe di Checkpoint Systems, dichiara: “I retailer sono stati vittime di resi fraudolenti per molti anni e, solo ultimamente, le aziende stanno realizzando a quanto ammonti il costo reale di tale fenomeno. Ovviamente, è importante che i retailer non smettano di accettare resi, poiché, dopotutto, la maggior parte di questi vengono effettuati proprio perché un articolo ha un difetto o è della taglia sbagliata. Altrettanto fondamentale, però, è introdurre nuove pratiche che limitino la possibilità per gli utenti disonesti di acquistare un prodotto, indossarlo e, poi, restituirlo. R-Turn Tag è la risposta tecnologica più evoluta a questa criticità e sta già consentendo ai retailer europei di fare passi da gigante nell’affrontare il fenomeno del wardrobing”.