Scenario Digitale, Big Data e Consumatori: per Riccardo Olmi di INRES COOP, occorre ordine e selezione nelle informazioni

La gestione dei grandi quantitativi di dati, nell’attuale scenario del retail, impone una particolare attenzione ai dettagli e all’utilizzo stesso delle informazioni. Ne abbiamo parlato con Riccardo Olmi, Responsabile Progetti Speciali e Innovazione Digitale di INRES COOP, in occasione dell’Information Technology Forum organizzato da IKN.

Nell’ambito delle strategie aziendali nel retail, qual è l’approccio ottimale per sfruttare al meglio le opportunità offerte dai Big Data?

L'approccio ai big data è un approccio al quale, come operatori del retail, siamo ormai obbligati. Per quanto ci riguarda, la gestione di grandi quantità di dati serve per attivare una migliore e più personalizzata offerta diretta ai nostri clienti e soci consumatori.

In particolare, qual è il punto cruciale?

Il miglior approccio da mettere in campo consiste nel riuscire a raccogliere le informazioni tramite i sistemi ormai tecnologicamente avanzati di cui disponiamo e, attraverso essi, elaborare un'analisi accurata e mirata per poi essere in grado di predisporre offerte customizzate sulla base delle esigenze del cliente.

In merito alle strategie di marketing e di comunicazione rivolte al consumatore, quale scenario si sta profilando sull’onda dei nuovi strumenti digitali?

Lo scenario in essere vede un maggior coinvolgimento delle persone nel momento della shopping experience che è sempre più vissuta in modo diretto e in cui i consumatori interagiscono con il prodotto che vanno ad acquistare.

In questo contesto, qual è il vostro obiettivo?

Nello scenario attuale, l'utente, cioè il consumatore finale si trova immerso in un ecosistema che fornisce tante informazioni. Il nostro obiettivo è quello di non creare né una ridondanza e né un inquinamento dei dati, per cui dovrebbe essere il cliente finale di propria volontà ad affluire le informazioni di cui necessita e senza eccessive difficoltà.