Anno 2017
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Per Mariano Bella di Confcommercio, il retail deve ragionare in termini di multicanalità
Nell’ambito del mondo retail, l’innovazione tecnologica e digitale è un fenomeno ineluttabile del cui occorre far parte per coglierne e sfruttarne le opportunità: in occasione del Forum di Cernobbio 2017 organizzato da Confcommercio, ne abbiamo parlato con Mariano Bella, Direttore del Centro Studi della principale associazione italiana degli operatori del commercio.
Qual è la posizione di Confcommercio nei confronti dell’innovazione tecnologia a supporto del retail?
Riteniamo che occorra uscire dall'ideologia che vede l'innovazione tecnologica distruggere i posti di lavoro: questo può essere forse vero nel brevissimo periodo, ma nel medio termine e cioè nel giro di qualche anno, la tecnologia offre nuove opportunità.
In linea generale, qual è l’approccio adottato dai vostri associati?
Mi pare che i nostri imprenditori, anche quelli piccoli, abbiano capito che, oggi, bisogna ragionare in termini di multicanalità, anzi, qualcuno dice di omnicanalità: devi essere presente su Internet, sui social, operando sia con il canale virtuale che con quello reale. Quindi, abbiamo dei negozi che servono semplicemente per far vedere quello che poi il consumatore acquista negli stessi negozio attraverso la vetrina elettronica in Internet o viceversa.
Retail e digitale: cosa comporta lo scenario in atto?
Occorre aprirsi a queste formule, perché non si può fare una battaglia di retroguardia e non si può restare ancorati a una tradizione che non si evolve. D’altra parte, poi, chi vuole scegliere di chiudersi a determinate innovazioni tecnologiche chiude la propria impresa a delle grandi opportunità.
Un esempio pratico?
Oggi, un piccolo negozio che ha un bacino di utenza di millecinquecento persone in un quartiere medio di una delle nostre città può avere, in teoria, accesso a una platea di duecentomila consumatori se si attrezza dal punto di vista informatico e dal punto di vista logistico.