Il primo quotidiano sulla tecnologia nel retail
Aggiornato a
Technoretail - Lo scenario della sicurezza nel retail italiano fotografato da Checkpoint Systems
Information
Anno 2017

Lo scenario della sicurezza nel retail italiano fotografato da Checkpoint Systems

Ammonta a 2,3 miliardi di euro all’anno la stima delle perdite subite degli operatori italiani del retail a causa di furti e di rapine: è quanto emerge dall’ultima analisi realizzata da Crime&Tech, la spin-off company del Centro Transcrime dell’Università Cattolica di Milano, in collaborazione con il Laboratorio per la Sicurezza e il supporto di Checkpoint Systems.

Mediamente, la cifra rappresenta l’1,1% del fatturato del comparto e aumenta, complessivamente, a 3,4 miliardi di euro, quasi 60 euro ad abitante, se si considera anche la spesa in sistemi tecnologici per la sicurezza dei punti vendita. Il report “La sicurezza nel retail in Italia. Uno studio su furti, rapine e nuovi sistemi di prevenzione”, presentato ieri, a Milano, è il risultato di una dettagliata analisi realizzata su oltre 8.000 punti vendita ubicati in tutta Italia e corrispondenti a circa il 12% del fatturato dell’intero settore.

Dal punto di vista della significatività dei dati rilevati, di fatto, il report offre una fotografia particolarmente particolareggiata dello scenario relativo alla sicurezza nel retail italiano: infatti, come sottolineato dagli autori, “lo studio combina dati quantitativi sui singoli punti vendita, condivisi direttamente dalle aziende, con informazioni raccolte attraverso un questionario compilato da 30 tra i più importanti gruppi retail italiani”.

In modo particolare, sono state analizzate le variazioni delle differenze inventariali tra diverse aree geografiche e settori merceologici, oltre che tra negozi ubicati nei centri commerciali e in città. Inoltre, è stata fornita una panoramica sulle modalità di furto più comuni, sulle misure e sulle tecnologie di sicurezza adottate dalle aziende intervistate nell’ambito della ricerca. Sul versante dei sistemi di prevenzione più adottati dai retailer italiani, spiccano quelli di videosorveglianza (100% dei rispondenti), seguiti dai sistemi di allarme gestiti da terzi (89%), dalle placche ed etichette antitaccheggio - EAS (83%) e dalle guardie non armate (83%).

Nel comparto, inoltre, si stanno sempre più diffondendo soluzioni innovative, quali i sensori antitaccheggio tarati per le borse schermate, le cosiddette “guardie vendenti” e i software predittivi in grado di indicare, in real time, i punti vendita maggiormente a rischio. Quindi, la tecnologia e tutto ciò che ruota intorno alla digital transformation svolgono un ruolo crescente sotto l’aspetto dell’efficacia nel contrasto preventivo al fenomeno, ma, come sottolineato da Ernesto Savona, Presidente di Crime&Tech e docente dell’Università Cattolica di Milano, occorre che le aziende del retail ricorrano ai big data, già utilizzati per le azioni di marketing, anche per dotarsi di ulteriore know-how per le attività di loss prevention.

       
    Il sito Technoretail - Lo scenario della sicurezza nel retail italiano fotografato da Checkpoint Systems

Technoretail - Lo scenario della sicurezza nel retail italiano fotografato da Checkpoint Systems