Anno 2017
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Il Retail Summit 2017 conferma la centralità del canale on line
Nel corso del Retail Summit 2017, tenutosi a Stresa la scorsa settimana, è stato riaffermato il ruolo ineluttabile del canale on line per il comparto distributivo.
Il retail è un settore che vive una fase di intenso sviluppo: crescono sia i fatturati che gli investimenti, si procede all’apertura di nuovi punti vendita. Mario Resca, Presidente di Confimprese, ha sottolineato: “Il settore è dinamico, pronto a cogliere le innovazioni della digital disruption intesa come un’opportunità per registrare maggiori volumi di vendita e battute di cassa. Le nostre imprese sono aperte alla sfida digitale, grazie alla messa a punto sia di sistemi collect data CRM per acquistare on line e ritirare in negozio e sia di nuove piattaforme che integrano virtualmente il magazzino dell’on line e del fisico”.
Quindi, siamo all’inizio dell’intelligent store che pone sempre con maggiore incisività il consumatore al centro delle strategie aziendali per conquistarlo con la qualità dei prodotti e con l’affidabilità della vendita assistita in negozio. Per quanto riguarda, oggi, le sfide più impegnative per i retailer, Donato Iacovone, Amministratore Delegato in Italia e Managing Partner dell’area mediterranea di EY (Ernst&Young), ha riaffermato che l’elemento emergente è indubbiamente l’on line: infatti, secondo lo studio “EY Retail Intelligence 2017”, pur avendo alti tassi di crescita, il canale evidenzia costi due volte superiori rispetto all’off line.
I retailer italiani che investono sulla rete faticano dunque a generare ricavi. Così, nonostante ne riconoscano l’importanza, 8 distributori su 10 non considerano il digitale come una strategia per aumentare le vendite. Nonostante lo sviluppo degli ultimi anni, se del canale on line non si può certo fare a meno, in quanto importante estensione della vetrina, il 90% degli acquisti viene ancora effettuato presso i punti vendita tradizionali. Nonostante ciò, emerge un fatto che denota l’avanzare del trend digitale: le decisioni di acquisto vengono prese on line, visto che il 60% dei consumatori dichiara di controllare in Internet i prodotti prima di recarsi nel negozio (83% negli USA e 90% in Gran Bretagna).
In Italia, quindi, il digitale deve consentire di trasformare le visite digitali in visite fisiche, le quali, a loro volta, riportano un risultato pari al -4,7%, con picchi che si attestano al -6,2% nei centri commerciali.